Ogni cosa è avvolta dall’oscurità. E’ buio. Il rumore metallico delle grade d’acciaio sotto i loro piedi riecheggia nelle loro orecchie, assieme alle urla che si odono dietro le loro spalle. Il respiro è affannato, smorzato dalla corsa furiosa. Il sudore ricopre le loro fronti, i vestiti ondeggiano mentre velocemente continuano a correre. Un altro urlo, quelli più avanti non perdono tempo per voltarsi a vedere, la paura di essere presi da quella cosa è troppa per loro. Altre urla dei si susseguono alla prima. Una donna si volta d’istinto e osserva il corpo del suo collega essere sollevato fino al soffitto e poi ricoperto dal suo stesso sangue. Si volta, davanti a lei c’è un uomo, il suo capo è arrivato all’unica stanza in quel momento sicura, ma qualcosa non và. L’uomo inizia a chiudere le porta e la donna è ancora indietro. Urla, supplica l’uomo di aspettare, allunga la mano per cercare di bloccare la porta, ma è tutto inutile. Le porte richiudendosi le staccano il braccio, e le sue urla vengono udite dall’unico superstite, che vigliaccamente si era chiuso lì per non essere ucciso, vigliaccamente, solo ed esclusivamente per proteggere la sua pelle. L’uomo è agitato, si avvicina ad uno dei monitor accesi, inserisce un codice nella tastiera e lo schermo del computer riflette la sua immagine.

« Sono il Dr. Calmark ricerca classificata Olduvai numero 6627. Abbiamo una falla di livello 5, incrementare subito le procedure di quarantena. »
Pum, Pum, bum, bum. Qualcosa sbatte violentante sulla porta incominciando a procurarle dei bozzi, col solo intento di abbatterla. Calmark si volta, sa che non ha tempo.
« Procedure di quarantena adesso. »
La porta è ormai completamente squarciata al centro. Calmark osserva la creatura per un brevissimo attimo. Adesso tutto tace, tutto è nuovamente risucchiato dall’oscurità.

L'S.O.S. che il dottore mandò fu ricevuto da una base militare che mando una squadra di soldati e monitorare la situazione. Nella stazione spaziale in cui essi approdarono però, trovarono il loro inferno. In una missione suicida, solo un soldato dei tanti mandati ritornò indietro. Ma quando approdò nuovamente sulla terra lui non era più lo stesso di quando era partito, era cambiato. Il suo codice genetico aveva aggiunto un cromosoma in più, il così detto Chromosoma 24 che lo rese un uomo capaci di cose non umane. Sfontunatamente però, gli stessi scienziati che avevano prelevato quel corredo genetico, lo espansero ad altre persone, per i loro futili esperimenti e la città cadde in un sonoro cataclisma. Siggilati gli abitanti di Starless Night combattono per la soppravivenza.

Riuscirai a salvarti la pelle dai mostri creati dal C24?