cicatrici

‹chiá›

Posted on 5/7/2012, 00:22

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cicatrici

_autore: ‹chiá›
_genere: sentimentale, drammatico
_rating: verde
_tipologia: flashfic
_breve descrizione: Non glielo dissi neanche quel giorno, quando mi mostrò le cicatrici della mia mancanza.
cicatrici è un insieme di flashback e riflessioni autobiografiche, 499 parole. buttata giù in una notte piena di rancori.
_note: non si capisce molto perché non ha né un inizio né una fine, è solo il racconto di un sentimento.

A lui,
che non leggerà mai nulla di tutto questo.

Un ricordo rimane un mese, forse quattro, magari anche un anno.
Ma una mattina ti svegli e ci pensi, ed improvvisamente ti rendi conto che non ricordi più esattamente le parole di un discorso o le sequenze precise dei fatti di una giornata.
E puoi metterci tutto l'impegno del mondo ma non riuscirai a ricordarli.
Finché arriverà il giorno in cui non ci penserai neanche più.

Schiusi le labbra, ma la prima lettera dell'alfabeto mi morì in gola.
Non so se avessi voluto pronunciare il suo nome, o soltanto un fonema di stupore.
Erano passati mesi, forse anni.
Lui era lì, proprio come la prima volta, seduto sulle scale.
Gli occhi verdi del bambino, gli stessi di sempre, puntati nei miei con più sicurezza di prima, non più gonfi di lacrime ma traboccanti di rabbia. Con il doppio della paura, in fronte pareva avesse scritta una richiesta d'aiuto.
Ebbi voglia di sorridere e piangere allo stesso tempo, non era cambiato nulla.
Io ero sempre la ragazza pronta ad affrontare il mondo, colei che non vedi mai affranta, la tipica ragazza forte. Lui era semplicemente opposto.
In un attimo non ricordavo più ciò che era successo un anno fa, non c'erano più i risentimenti, non provavo rancore. Lo amavo come prima, mi fidavo più di prima.
Mi accorsi solo dopo che mi ero seduta vicino a lui, poggiando il capo sulla sua spalla che non avrebbe mai accolto nessuno come accoglieva me.
Lui parlava, discuteva di qualcosa che non capivo. Non mi importava. Avevamo una vita per narrarci delle nostre gioie, anche dei nostri dolori. Non era il momento. C'eravamo solo io e lui.
Parole messe in fila senza un reale significato.
Silenzio.
“Mi sei mancata”
Rimasi ad occhi chiusi, lui mi stampò un bacio sulla fronte. Mi strinsi di più a lui.
Paura. Paura di perderlo ancora una volta.

Non gli dissi mai che era il mio primo pensiero appena sveglia, e l'ultimo prima di dormire.
Non gli dissi mai che mi sono sempre fidata anche quando ripetevo che la mia fiducia l'aveva persa e non l'avrebbe mai più ritrovata.
Non gli dissi mai che forse era la persona che mi aveva fatto piangere e ridere di più in tutta la mia vita.
Non gli dissi mai che nonostante tutto ciò che abbiamo passato insieme era la persona che mi conosceva meglio del mondo intero messo assieme.
Non gli dissi mai che avrei fatto di tutto pur di vederlo sorridere davvero.
Non gli dissi mai che se sono una persona migliore è solo per lui.
Non gli dissi mai che vado fiera ancora oggi di tutto ciò che ho fatto per farlo star bene, anche se non è stato mai abbastanza.
Non gli dissi mai che è stata l'unica persona che io sia riuscita ad amare.
Non glielo dissi neanche quel giorno, quando mi mostrò le cicatrici della mia mancanza.

Lo ricordo così io, gli occhi grandi e i capelli neri scompigliati.

...Se lo scrivi, il ricordo resta.

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~•ƒuxiã©

Posted on 5/7/2012, 00:30

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Che bello** fa quesi venire le lacrime sai?
è vero non è una storia che racconta la vita ed i dolori di un qualcuno,sono solo sentimenti.
I più forti e potenti sentimenti!
A volte poche parole colpiscono più di mille discorsi!
Complimenti,davvero♥

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parasomnia

Posted on 6/7/2012, 22:06

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È toccante e disperato insieme. Dolce e amaro, felice e triste.
Ecco cosa mi hai trasmesso. È una bella cosa, davvero.
Brava! <3

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‹chiá›

Posted on 7/7/2012, 01:29

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grazie ♥ sono contenta di essere riuscita prima a metter su carta i sentimenti, e poi a trasmetterli ad altri!