The Creature

storia a capitoli conclusa || Fantascienza || Drammatico || Romantico/Sentimentale || Verde

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    Eheh uao! L'hai già letta tutta! *commossa*
    ti ringrazio infinitamente dei complimenti, sono molto lusingata dal fatto che hai apprezzato la storia e la resa ^^ Già, per il tema che ho trattato, anche io pensavo che fosse fin troppo breve come racconto ed è stato per questo che ho scelto uno stile narrativo di 3° persona e abbastanza particolare per poter condensare il tutto senza banalizzare troppo e poter fornire contesti, eventi e indizi vari. Però la brevità del racconto era finalizzato a rendere la "ciclicità" della storia, sottolineata ancora di più dalla divisione a metà dei capitoli con i due prologhi e dalla ripetizione "a specchio" degli eventi xD
    CITAZIONE
    , è stato più forte di me, per tutto il tempo ho pensato al film A. I. Intelligenza Artificiale, che francamente adoro.

    Nulla di più azzeccato! Questa storie è stata ispirata proprio da questo film che mi ha colpita tantissimo e che adoro profondamente! >.< mi ha fatta commuovere troppo e continua ad emozionarmi ogni volta che lo vedo!
    Ovviamente in A.I. il robot arriva a provare sentimenti veri, mentre l'Adam della mia storia rimane sempre al margine dell'umanitò, proprio come hai detto tu stesso ù.ù
    La parte finale è la più rimantica perché si concentra su un personaggio che è del tutto umano e quindi si contrappone alla prima, dove vediamo l'espressione dei sentimenti fittizi di Adam *v*
    Ti ringrazio ancora tanto del bel commento! xDD
     
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  2. sylvain.
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    Ho finito di leggere interamente la storia e mi ritrovo ad avere un grosso buco nello stomaco (ovviamente si fa per dire xD). Da una parte è stata una storia all'inizio strana, poi diabolica (insomma rita, ma tu dormi la notte?!), triste, allucinante (il fatto dei corpi utilizzati come banchi di prova non è poi così sentimentale) ed infine, malinconica. Si ebbene è così. Perchè speravo in Adam e Amelia, Amelia e Adam. Perchè non accettavo il fatto che una terza persona si intromettesse. Che nonostante le diversità ci potesse essere dell'amore. Che ci volete fare, l'Uomo Bicentenario mi ha traviata per sempre, vedo amore dove non dovrebbe esistere. Smetto di scrivere che sennò il buco si ingrandisce. Ancora complimenti, dobbiamo ancora scoprire cosa nascondi in quella testolina, sei così inventiva *-*
     
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    Ahaha grazie Jess xD Ammetto che all'inizio del commento non capivo che volessi squartarmi perché eri rimasta delusa o era solo che la storia ti aveva presa :'D
    Mi dispiace molto che non sia finita come speravi, credimi se ti dico che a me Adam alla fine ha fatto una pena infinita >.< Solo che tutta la storia verteva sul fatto che i sentimenti, l'amore e gli esseri umani così come siamo fatti non si possono semplicemente ridurre alla mera ripetizioni di schemi, per quanto questi si presentassero complicati e compositi ^^ C'è sempre quel qualcosa, quella scintilla, che è il tocco di Dio e che io chiamo Anima che dà l'impronta all'uomo e che l'uomo stesso non può riprodurre in altro modo se non dando qualcosa di sé al nuovo essere umano *v*
    Adam è nato dai motivi più sbagliati, per gli scopi più sbagliati e ha creato tanto dolore, è vero, però ha stimolato in noi (o almeno questo era il mio scopo) proprio quei sentimenti che a lui erano preclusi di sperimentare veramente e profondamente. È una figura che spofonda ma che allo stesso tempo eleva perché, vertendo sulle differenze di percezione, ci mostra l'uno e l'altro lato della medaglia: il giusto e lo sbagliato, l'essere umano e la macchina, la genuinutà e la simulazione, l'amore e l'ossessione, la ricerca e la soddisfazione, la vita e la morte... Stando così le cose, egli era colui che "doveva essere usato" e che avrebbe finito con "l'usare"; Adam è stato da sempre una "trappola" psicologica (sia per Amelia 1.0 che per Amelia 2.0 che poi rappresentano l'umanità in generale, quindi tutti noi) e credo che molto del suo fascino derivi proprio da questo *^* perché anche chi legge probabilmente cade nella trappola di desiderare che Adam sia qualcosa in più di ciò che è - una macchina: ovvero un essere umano! Lo si desidera così tanto che si finisce con lo sperare che Amelia ricambi i suoi sentimenti, come è successo a te, infisciandocene dei piccoli "particolari tecnici" XD
    Ma purtroppo l'amaro della storia risidede proprio nell'impossibilità di travalicare il fatto che ciò che prova il robot è solo una simulazione e non sarà mai sentimento vero ù.ù Quindi non ho potuto dare una fine diversa da quella che hai letto ^^
    In ogni caso, buco allo stomaco a parte, spero che ti sia rimasto qualcosa dentro del racconto e dei personaggi *w*

    CITAZIONE
    Ancora complimenti, dobbiamo ancora scoprire cosa nascondi in quella testolina, sei così inventiva *-*

    Ahahah x°D beh, mi sa che passerò la vita a scoprirlo io stessa :'D
    Grazie mille, Jess *-*

    Ps.
    CITAZIONE
    poi diabolica (insomma rita, ma tu dormi la notte?!)

    A dire la verità, NO.
    Quando sono presa a scrivere qualcosa lo faccio di notte! Di giorno, anche se penso di volermi mettere all'opera e mi ritrovo un po' di tempo, finisco sempre col non concludere nulla perché mi ritrovo a fare altro inevitabilmente! xDD Ci sono storie che sono nate da un pensiero notturno che mi ha letteralmente costretta ad alzarmi dal letto e ad accendere il pc a notte fonda pur di mettere l'idea per iscritto =.= (vedi "Innamorata sì, ma non stupida!" xD)
     
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    Sono arrivata anch'io a conclusione di questa bellissima storia ç____ç
    Ti avevo detto che l'avrei letta appena avrei avuto un attimo di tempo e, anche se sono sommersa di cose da fare, non ce la facevo più a rimandare e così eccomi a commentare gli ultimi 2 capitoli ç_ç
    Ti dico subito che la conclusione mi ha molto soddisfatta. Adam non poteva di certo restare ancora "in vita" e nemmeno avrei visto un finale con Amelia innamorata persa di lui. Quindi l'entrata in scena solo nel penultimo capitolo di questo ragazzo che, in qualche modo, è l'ancora di salvezza della giovane, riesce a dare un gran bel significato all'intera storia **
    Sebastian, sebbene l'abbiamo conosciuto poco, è un personaggio davvero ben caratterizzato che ha saputo disegnarsi un ruolo definitissimo nella conclusione del racconto. Alla fine devo dire che è proprio lui il mio preferito, quello capace di mollare tutto e dare nuova linfa alla vita apatica di una Amelia segnata dal rimorso nel dover abbandonare Adam. E' un po' come quando, a volte, i carnefici riescono ad instaurare con le loro vittime un legame di amore/odio, capace di tenerli legati a loro stessi grazie al ricatto del pentimento. L'amore di Adam era irreale e malato e per quanto provavo pena per lui, nei capitoli finali l'ho visto solamente come una macchina capace di rovinare la vita di una persona. Per questi motivi la sua fine è stata giusta così e nello stesso tempo sei stata in grado di renderla tremendamente dolce, tanto che mi ha commosso ç_ç
    Il treno è una bellissima metafora di vita. Il fatto che l'atto finale si svolga proprio in una stazione, fa capire la voglia di fuga, di cambiamento, di libertà per una vita in gabbia. E proprio perché Amelia non riesce a decidersi di prenderlo, ci fa comprendere quanto Adam fosse importante per lei e la spinga ancora a dover restare, la trattiene e dal quale non riesce a separarsi. L'arrivo di Sebastian è la spinta, colui che la sprona a fare il cambiamento e ad accettare di voltare pagina e fare il salto ^^

    Sei stata bravissima Rita, mi è piaciuta moltissimo questa storia, l'ho davvero adorata, soprattutto il finale a me è piaciuto tanto <3

    EDIT:
    Vorrei aggiungere solo un'ultima cosa. Pensandoci bene, a me tutto questo racconto ha dato l'impressione che comunque gli unici in grado di rovinare sempre tutto siano proprio gli esseri umani. Amelia 1 ha voluto riportare in vita, sottoforma di automa, un amore ormai perduto e ciò ha scatenato un susseguirsi di eventi irreparabili dove, per fortuna, la conclusione è stata positiva grazie all'entrata in scena di Sebastian, il "salvatore" morale e spirituale di un'Amelia 2 ormai logorata dal dubbio (lasciare Adam o restare con lui sebbene ciò sia male?) e capace di riportarla alla realtà di un'esistenza comune, simile a quella vissuta da tutti gli altri gli esseri umani. La scelta di Amelia 1, quindi, ha messo in moto un evolversi di situazioni innaturali che non potevano che risolversi negativamente sia per lei stessa, e sia per Adam. Perciò direi che The Creature porta dentro di sé molti significati che bisogna solo saper cogliere. Per questo ti faccio davvero tanti complimenti Rita <3

    Edited by Shion* - 4/3/2013, 21:24
     
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    Aleeeeee! *corre, salta al collo e spupazza*
    eheh mi immagino che ti sia fatta le corse per accumulare il tempo per finire di leggere questa storia xD quindi, innanzi tutto, grazie mille! Non solo per avere apprezzato, ma soprattutto per avere colto in questa storia tante sfumature diverse di concetti e significati che mi ha fatto capire che tutto sommato questo lavoro è ok ^^
    Ora sicuramente avrai capito il riferimento che ho fatto un po' di tempo fa: quando ti ho detto che mia madre si era lamentata di una cosa, mi riferivo proprio a Sebastian. Se ricordi, la questione era che lei riteneva questa conclusione, nello specifico l'intervento di Seb, Harmoneggiante e la cose mi era dispiaciuta perché, anche se riconosco l'elemento decisamente favolistico, ovvero--->[ lui che osserva questa ragazza da lontano senza mai avvicinarla e quando poi lo fa, le rimane accanto in silenzio, e poi si confessa e dichiara di volerla seguire ovunque lei voglia andare!] tuttavia la mia intenzione era di renderlo un personaggio simbolico :)
    La sua "attesa" ed il suo "osservare", si trasmutano nell'attesa e nell'osservazione che la vita stessa ha nei confronti di ognuno di noi ^^ Anche quando ci sentiamo abbandonati, messi da parte e immersi nella sfortuna, in realtà c'è un intero mondo, al di fuori di noi, che PREME per farsi largo nella nostra vita e trasformarla.
    Amelia 2.0 aveva perso il contatto con questo mondo e con questa realtà, per questo Seb è funzionale e assieme simbolico perché se da un lato l'aiuta ad uscire dall'impasse della sua situazione, dall'altra rappresenta proprio quella spinta alla vita che era semplicemente "dietro l'angolo" ma che la protagonista (Amelia 2.0) non poteva vedera dal suo punto di vista ^^

    Poi, sai, non l'ho ancora mai detto, ma Seb rappresenta anche quella genuinità che ricorda i tempi passati. La storia è ambientata in un futuro prossimo non definito, ma decisamente avanti al nostro tempo, eppure, nonostante ciò, Seb è quel seme del passato in cui i sentimenti erano più semplici e genuini (tempi che nemmeno noi conosciamo più) in cui un uomo si innamorava di una donna perché lo colpiva e non semplicemente perché "gliela dava facile" (per dirla in termini crudi, ecco XD)
    Oggi, secondo me tra gli altri, spicca il grande problema del qualunquismo sentimentale -come lo chiamo io- accompagnato da una promisquità sessuale che svuota gli individui della loro personalità e li relega a semplici corpi da usare. È sempre più raro trovare qualcuno che ami la persona andando al di là del suo corpo e dell'uso ai fini sessuali che ne vuole fare! Con questo non dico che il lato intimo ed il desiderio siano da abborrire ma è sempre più facile che si dica "ti amo" per portare a letto qualcuno piuttosto perché si provi del vero sentimento >.<
    Quindi The Creature è un omaggio ai sentimenti umani, a quelli veri e a quelli che andrebbero riscoperti!

    Grazie mille per avere letto questa storia, Ale! *abbraccia*
     
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    Devo ammetterlo questo finale, mi ha lasciato con l’amaro in bocca: hai preferito ci fossero stati più dettagli su come Amelia abbia esposto le sue intenzioni ad Adam, di come l’avrebbe lasciato per un’altra persona che non fosse lui. Almeno è ciò che avrei voluto.
    Comunque sono contenta che alla fine Amelia abbia deciso di percorrere la sua vita, di prendere quel treno e di non lasciarsi confondere dai sentimenti verso Adam: ho apprezzato soprattutto la contrapposizione tra amore umano e quello meccanico.
    Da una parte c’è l’amore di Amelia verso il defunto Adam, che la costringe a superare il limite della coscienza umana, per soddisfare il suo desiderio di riaverlo indietro; sullo stesso binario (parlando di treni) c’è l’amore di Adam che lo costringe a ricreare il mondo che aveva imparato a conoscere, utilizzando vittime innocenti, del tutto incurante degli effetti devastanti delle sue azioni.
    Poi sul binario opposto ci sono Amelia e Sebastian, entrambi guidati dal vero amore e non da un miraggio di esso.
    Complimenti per aver concluso la tua prima storia ♥
     
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    Grazie Sanduccia <3
    Mi dispiace che il finale non ti abbia soddisfatto in pieno ma sin dall'inizio mi aspettavo che potesse creare contrapposizioni di sentimenti ^^
    Da parte mia posso spiegare il motivo che mi ha spinto a fare questa scelta narrativa piuttosto che inserire un'ulteriore scena di "chiarimento" tra Amelia 2.0 e Adam. Il fatto è semplicemente che ormai non era più possibile alcun dialogo e, se ci si fa ben attenzione, non era possibile fin dall'inizio ^^
    Adam, per quanto tutti avessero sempre cercato di "inculcargli" le nozioni giuste (scienziati, Marcus, Amelia 2.0, ecc ecc) non è stato mai in grado di impostare una dialettica che portasse a possibilità di azione diverse da quelle pre-impostate da Amelia 1.0; in sostanza, con lui non si è mai condotto alcun dialogo "alla pari".
    La seconda parte del racconto, incentrata sul personaggio di Amelia 2.0, era funzionale per lo sviluppo emotivo di lei, che era tutto umano e, in definitiva, si trattava di trovare un modo per sormontare i problemi... un modo che Amelia 1.0 non era riuscita a trovare.
    Adam è sempre stato un mezzp, sia prima che dopo la morte della sua creatrice, per questo ho omesso la discussione dettagliata tra Amelia 2.0 e Adam: perché non era affatto una discussione. Nel momento in cui Amelia ha recimolato le forze per prendere una decisione seria e definitiva, non era più tempo delle parole, e anzi, il tempo delle discussioni era già finito anni prima, quando lei aveva provato a farlo "ragionare" e poi si è arresa capendo che lui non avrebbe mai potuto accogliere e accettare il suo punto di vista.
    Con ciò non voglio dire che tu non sia in diritto di continuare a preferire una fine diverse e per certi aspetti più approfondita, ma io ci tengo comunque a sottolineare che se ho concluso così non è perché avevo fretta o non sapevo come rappresentare quella determinata scena XD no, no, è solo che ho voluto tenere alto fino all'ultimo il valore simbolico che avevo infuso al racconto che si riallaccia, poi, anche al modo in cui è raccontata questa storia (in 3° persona e a volte come se fosse un raccontino "leggero" ^^)
    Adam, in sostanza, era stato tagliato fuori, in maniera netta, una volta per sempre. Per questo Amelia si è limitata a "comunicare" la sua decisione, senza dare possibilità di appello e lasciandolo. In parte perché la risoluzione finalmente era reale, da parte di lei, ma anche perché non avrebbe sopportato l'ennesima discussione strappalacrime...
    Vedi, Adam ha accolto le sue parole come quelle della sua padrona. Colei che lo aveva creato, Colei che era tutto. E ovviamente ha accolto le parole anche come codice di "spegnimento" che era già stato programmato sin dall'inizio ù.ù
    No, non era più il tempo dei dibattiti perché in ciò si riscopre che il potere, a dispetto di tutto ciò che aveva subito, era sempre stato di Amelia. Suo e solo suo ^^

    Grazie per avere letto questa storia!
    Grazie mille dei commenti che le hai dedicato! <3
     
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201 replies since 22/12/2012, 13:40   2328 views
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