Amore di figlio - Amore di madre

One-shot | Sentimentale | Verde

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    Oddio, io volevo fare un commentino breve e abbastanza idiota e mi sono ritrovata a leggere una disquisizione sull'esistenza o meno di Dio, WOW D:
    Ora mi sembra di spezzare un po' il mood serio, ma non ci tengo ad entrare nella discussione religiosa, non perché io mi ritenga superiore alla cosa ma solo perché penso che se ne sia disquisito a dovere e anche perché ogni persona percepisce e crede in Dio in maniera differente, così come ci sono le persone che semplicemente non ci credono. E quindi niente, evito di addentrarmi che potrei scrivere papiri e non mi pare il caso ù,ù

    Volevo dire che questa storia prescinde dalla questione religiosa perché parla di molto altro. Se al posto di Dio ci fosse stato un personaggio di fantasia dotato di cronocinesi a questo punto avremmo la stessa storia, e quindi il tema religioso non definisce affatto questa OS che a me è piaciuta molto perché mi ha commossa tantissimo, stavo quasi per piangere ù,ù
    L'amore di una madre (e di un padre) per i figli e viceversa credo che sia l'amore più puro che esiste al mondo e quindi mi sono emozionata per questo, tutto qui.
    La musica sotto era veramente bellissima e adattissima alla storia. Complimenti cara ♥
     
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    Ahahaha Grazie Bea! xDD Immagino che i nostri precedenti "papiri" siano stati un mattone in testa eheh ma siamo un po' così: quando si comincia è difficile smettere e poi, personalmente, mi infiammo visto che si parla di qualcosa che amo e che mi tocca dal vivo jpg È stata anche un'occasione per conoscerci meglio con Sara, quindi va benissimo anche se ti astieni dal discorsone (anche se effettivamente sarei un po' curiosa di sapere cosa ne pensi a riguardo... ma vabbè, ci saranno altre occasioni v.v)
    CITAZIONE
    quindi il tema religioso non definisce affatto questa OS

    No, hai ragione ^^ La particolare introspettiva religiosa riguarda il mio intimo personale, ma il tema che tratto va oltre e riguarda (come si è rivelato) più o meno tutti tumblr_inline_mm2wbaeqQM1qz4rgp
    Si può credere o non credere in Dio ma la famiglia, quella tutti ce l'abbiamo (almeno si spera - oppure un surrogato).

    CITAZIONE
    L'amore di una madre (e di un padre) per i figli e viceversa credo che sia l'amore più puro che esiste al mondo e quindi mi sono emozionata per questo, tutto qui.
    La musica sotto era veramente bellissima e adattissima alla storia. Complimenti cara ♥

    Grazie 23-1, quoto in pieno ciò che hai scritto!
     
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    Okay, devo andare controcorrente stavolta xD
    Ho letto questa storia due giorni fa, ma ho voluto aspettare e dare una seconda rilettura a mente calma, devo dire che le sensazioni sono state però le stesse.
    A me la storia non ha convinto. Come sempre è scritta benissimo, la forma e la cura per i particolari, nonostante il testo sia breve, la rendono pregevole e veramente piacevole da leggere. Tuttavia, contenutisticamente mi ha deluso (comincio ad essere pretenzioso, forse?), l'ho trovata prevedibile e -non averne a male, io cerco sempre d'essere schietto con le persone che so capiranno - piuttosto patetica, sia per la sua scontatezza sia per un tema che così sviluppato mi sembra trasmetta ben poco.
    C'è da dire che forse è anche una questione di prospettive, perché la situazione da te descritta, nonostante sia chiaramente una situazione narrativa, mi pare improbabile, estremamente improbabile. Ne so poco della vita, lo ammetto, ma le mie consocenze attuali mi portano a dire che questa concezione della divinità è piuttosto ingenua, che un angelo si presenti su commissione di Dio ad avvisare una ragazza di non sposare un ragazzo per via d'una preghiera futura... mi spiace ma per me c'è troppa assurdità e superstizione in questo, sono concetti totalmente estranei alla mia concezione di religione ed alla mia razionalità.
    Il finale, poi, l'avevo intuito troppo in fretta e nonostante questo non sono riuscito ad immedesimarmi nei personaggi, che mi sembravano più adatti ad una storia per romanzetti rosa piuttosto che per un racconto scritto dalla stessa mano che tante volte m'ha fatto sorprendere e sognare con le sue parole.

    Poi ci sarebbe molto da dire anche su quello che s'è scritto nei commenti, io (filosofo) e un mio amico (fisico) discutiamo spesso su temi del genere e la mia personalissima conclusione è che, oltre a non esserci conclusioni definitive (lol) è anche piuttosto inutile tentare di discuterne a lungo, perché argomenti così intimi sono, per più ragioni, impossibili da osservare sotto luci diverse, se non in circostanze rare.
    Tuttavia, Rita io ammiro la tua fede e la tua fiducia nella tua religione e mi auguro che siano sempre così salde, ma ti prego sempre ti mantenere aperta la mente, perché se mi scrivi cose di questo tipo:

    CITAZIONE
    Nein, questo dal punto di vista non credente. Per me l'autore della Bibbia è lo Spirito Santo, tanto più che, oggettivamente parlando, Vangelo e lettere sono state scritte da persone umili e senza istruzione. Come molti altri, del resto, che divennero "dottori" della Chiesa grazie a Lui e che non sapevano né leggere né scrivere, né avevano nessun tipo di cultura, come Caterina da Siena. Comunque non è che la Bibbia abbia dei "limiti", ma è tutta coerente con un unico messaggio che rappresenta la Verità v.v Può apparire "contraddittoria" a chi non ne fa oggetto di studio approfondito, perché il Vecchio testamento è tutto scritto in valore allegorico e quando si parla di guerra, per esempio, non lo si fa semplicemente in riferimento agli uomini, ma è la lotta dell'umanità contro il peccato: in quella Dio è intransigente.

    CITAZIONE
    Anzi, devo dire che il mio punto di vista oramai parte tutto ed è tutto rivolto verso Dio: se fossi a capo di uno stato non potrei mai separare questo mio modo di vedere la realtà e concepire scelte per uno stato "laico" png Quello che voglio dire è questo: è vero che è necessario rispettare la libertà di tutti, e infatti io non voglio calpestare quella di nessuno. Però se stesse a me il potere di fare una legge a favore oppure contro l'aborto - poniamo l'esempio - non potrei mai farla a favore, anche se so che ognuno ha la libertà di fare ciò che crede meglio: tutto quello che cade nelle "mie responsabilità" è votato ad un solo valore morale unitario, che coincide con quello religioso. E per me l'aborto è un omicidio, non posso rendermi "assassina" perché lo stato è laico e gli altri devono potere scegliere: se tu scegli, tu ti prendi la responsabilità.

    nel leggere queste cose da una ragazza intelligente come te, mi vien quasi da piangere.

    edit: rileggendo il mio post mi rendo conto che non è affatto simpatico, però io ti stimo sia come persona che come scrittrice, quindi non ho voluto nascondere quelle sensazioni negative che ho avuto leggendo la storia e (forse soprattutto) i tuoi commenti successivi. :flower:

    Edited by Spark in a firework - 11/5/2014, 21:52
     
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    Stefano, non fingerò di dire che non ci sia rimasta un po' male, ma non per il commento "negativo" in sé, ci mancherebbe, più che altro perché ho sentito un po' leso quanto c'è di personale nella OS ^^
    Se non ti ha trasmesso molto o nulla e se non ti ha convinto, c'è poco da fare, suppongo, ma se uno degli elementi di "disturbo" della lettura è stato il fatto che Dio ha mandato un angelo e che Aurelio sia per questo "tornato indietro", sono un po' delusa anche io che i valori allegorici che ho cercato di tracciare non siano stati percepiti: hai commentato come se, con la disposizione che ho dato agli eventi, credessi davvero che una cosa simile si può verificare con un semplice preghierina e tanta fede ingenua. Credevo fosse ovvio che la struttura del racconto è impostata per richiamare a volte il linguaggio biblico e legarlo così armonicamente a quello della preghiera introduttiva. Tra l'altro c'è una esplicita citazione della Bibbia, nelle parole di Gabriele.

    CITAZIONE
    Tuttavia, Rita io ammiro la tua fede e la tua fiducia nella tua religione e mi auguro che siano sempre così salde, ma ti prego sempre ti mantenere aperta la mente, perché se mi scrivi cose di questo tipo:

    Dici di ammirare la mia fede ma in questa frase mostri di non comprenderla affatto e ovviamente non posso rammaricarmi di questo. "Mantenere la mente aperta"... scusami tu, adesso, ma è un po' arrogante perché presuppone, almeno un poco, o forse inconsciamente, che la mia visione del mondo sia "sbagliata e limitata" solo perché è religiosa oppure molto particolare; perché mi mantengo in un linea di valori e faccio scelte in base a questi, anziché ammettere tutto e tutti solo perché "c'è sempre qualcuno che nel mondo ci crede" e fare un'ammucchiata che poi chiamo "apertura mentale". La mia apertura arriva a non giudicare nessuno per ciò in cui crede, ma quando IO devo fare un'azione nel mondo, allora voglio che questa rifletta chi sono e in cosa credo: sono cristiana cattolica e credo in Dio. Non posso fingere di non pensare che una persona stia uccidendo il proprio figlio solo perché quella che abortisce non crede che stia togliendo di mezzo un progetto di vita. Non la giudico, ma per me è omicidio e mi rammarico con tutto il cuore che non lo capisca. (questo per riprendere l'esempio che portavo)

    Devo andare, per cui chiudo qua la risposta. Ovviamente non sono arrabbiata, ma non saprei nemmeno cos'altro scrivere.
     
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    Mi spiace che ci sia rimasta male, ma io la penso così e non posso negare neanche questo.

    CITAZIONE
    hai commentato come se, con la disposizione che ho dato agli eventi, credessi davvero che una cosa simile si può verificare con un semplice preghierina e tanta fede ingenua. Credevo fosse ovvio che la struttura del racconto è impostata per richiamare a volte il linguaggio biblico e legarlo così armonicamente a quello della preghiera introduttiva.

    La semplicità del linguaggio non mi è dispiaciuta, ma la trama che hai creato, per quanto sia stata ispirata e sia stata volutamente intrecciata su quel passo, non mi ha colpito positiviamente e questo è un dato di fatto (personalissimo, s'intende!).

    CITAZIONE
    la mia visione del mondo sia "sbagliata e limitata" solo perché è religiosa oppure molto particolare; perché mi mantengo in un linea di valori e faccio scelte in base a questi, anziché ammettere tutto e tutti solo perché "c'è sempre qualcuno che nel mondo ci crede" e fare un'ammucchiata che poi chiamo "apertura mentale".

    CITAZIONE
    La mia apertura arriva a non giudicare nessuno per ciò in cui crede, ma quando IO devo fare un'azione nel mondo, allora voglio che questa rifletta chi sono e in cosa credo: sono cristiana cattolica e credo in Dio.

    Vedi, queste sono affermazioni che considero inammissibili, è un'errata concezione di responsabilità. E sarò pure arrogante, ma vorrei ricordarti che la tua libertà finsice dove inizia quella dell'altro: votare contro l'aborto significa negare una possibilità lecita a chi non ha i tuoi stessi principi religiosi e morali. Se tu mi privi di questa possibilità, stai limitando la mia libertà peccando di individualismo, mi spiace ma è così. C'è un'intera letteratura di bioetica pronta a confermarlo (nonostante le divisioni interne sui confini della vita).
    Tu sei un membro della società, verso la quale hai degli obblighi, non sei un'entità singola che vive in una dimensione ascetica e fuori dalla giurisdizione e dai principi democratici che costituiscono il contratto sociale costitutivo dell'agire comune. In ambito collettivo, in una società democratica si presume che si segua un'etica che rispetti le differenze, certo, ma che possa preservare i diritti dei singoli individui e delle minoranze, purché eticamente ammissibili.
    Se tu sei intimamente contraria, benissimo, agisci di conseguenza: rispetta quella che consideri una vita a tutti gli effetti e non abortire. Ma non impedire agli altri che agiscano secondo coscienza critica, solo perché la tua coscienza acritica ti impone di dover rispettare un principio necessario a preservare l'impianto metafisico su cui la Chiesa cristiana ha costruito nei secoli i propri dogmi (io ho studiato bioetica cattolica e laica e ho un'idea piuttosto precisa dell'impianto metafisico su cui si regge la prima; ed è un impianto coerente e quasi perfetto, che non può permettere eccezioni (vedi la critica a suo tempo dell'uso del preservativo, che può apparire assurda ma è perfettamente legittima metafisicamente; sei contraria pure a quello? Se no, è un controsenso, t'assicuro che aborto e contraccezione si fondano sulla medesima impostazione di base, che è contraria ad entrambi) tuttavia non è l'ASSOLUTA VERITA' e dunque è uno dei tanti, che tu scegli di seguire ma che NON DEVI imporre agli altri).
    Il rischio è che altre religioni, con morali ancor meno democratiche di quella cristiana, ragionino su argomenti simili ai tuoi per imporre norme e precetti assurdi e autoritari. Ed è un rischio molto, molto attuale.
    Definire il pluralismo ed il relativismo etico "un'ammucchiata" è un'offesa a chi è morto nei secoli per difendere le libertà contro ogni assolutismo (religioso o politico).


    L'argomento mi tocca molto, quindi non potevo fare ameno di risponderti. Ma, ripeto, non ho niente contro di te e ammiro la tua fede, che ho visto sotto prospettive diverse, per fortuna, altrimenti non avrei un'opinione così alta di te, come ho e continuo ad avere. :happy:
     
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    Capisco quello che hai scritto e credo, quindi, che si sia creato un malinteso bello grosso, sicuramente generato dal fatto che abbiamo "trattato" di temi così importanti e generali in un contesto che, sicuramente, non ne favorisce il pieno sviluppo. Ammetto che anche io, per come ho scritto, mi sono esposta al fraintendimento.
    Il punto che volevo fare, prendendo l'esempio della politica, era che IO non potrei mai fare la politica per timore, appunto, che la mia morale mi impedisse si fare scelte eticamente corrette per tutti: quello che voglio dire è che io non posso e non sono in grado, per come sono fatta, di rischiare di assumermi responsabilità che potrebbero andare al di là di quelle che riguardano la mia persona, direttamente. L'esempio del voto sull'aborto era improprio perché questa non è una cosa che può essere messa ai "voti" perché, come dici tu, si deve preservare la libertà di scelta di ogni individuo, nella sua diversità di prospettiva. Quello che volevo spiegare (e che ho fatto evidentemente malissimo) è che se -per assurdo- una decisione del genere gravasse sulle mie spalle e dovrei mettere una firma per approvare l'aborto, io NON POTREI metterla, anche se so che è sbagliato dal punto di vista più generale, perché vivo in maniera troppo profonda la mia fede, per adottare un punto di vista distaccato. Quando tocca direttamente a me dire di sì o dire di no, io sono sola con la mia coscienza, che è sola davanti a Dio.
    Adesso, al di là di tutto questo, il discorso che ho impostato è finito per diventare un trip mentale perché esprime essenzialmente un paradosso che riguarda l'adeguata suddivisione di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, della responsabilità personale, tutte cose, che in determinati contesti (l'esempio era quello politico) mi paralizzano nel formarmi "opinioni" che possano essere trasformate in atti legittimamente, perché legittimo -come appunto fai notare tu- non è. Dico questo perché il discorso partiva tutto dalla necessità di "prendere posizioni" e avere "opinioni" e non fare gli ignavi: era il discorso che stavo facendo con Sara e che hai citato. Ci sono questioni in cui io mi sento di dover "sospendere il giudizio" per forza di cose, non perché io non abbia la mia idea ma perché mi rendo conto che è personale ed individualistica e non mi sento così saggia e lungimirante da saper fare la scelta giusta per preservare la libertà di tutti.
    CITAZIONE
    Il rischio è che altre religioni, con morali ancor meno democratiche di quella cristiana, ragionino su argomenti simili ai tuoi per imporre norme e precetti assurdi e autoritari. Ed è un rischio molto, molto attuale.
    Definire il pluralismo ed il relativismo etico "un'ammucchiata" è un'offesa a chi è morto nei secoli per difendere le libertà contro ogni assolutismo (religioso o politico).

    Credimi, non sono assolutamente contro a quello che dici perché a me per prima conviene che nessuno mi venga ad imporre un modo non mio di vedere le cose, tanto meno mi costringa ad agire contro i miei ideali.
    Quando ho parlato di "ammucchiata" non lo facevo in riferimento al pluralismo e relativismo... stavo parlando sempre a partire da un punto di vista personale e interno; immagina che ognuno di noi sia una bolla dentro una sfera che è il mondo e la società: Nella sfera, dove ci sono tutte le bolle, è necessario che viga pluralismo e relativismo per preservare ciascuna delle bolle. Ma all'interno della bolla ognuno ha la propria concezione del mondo e la mia, adesso, agisce in un senso, come dicevo, che coincide con quello religioso. All'interno della mia bolla non posso fare un'ammucchiata di idee e punti di vista diversi ammettendoli o adottandoli tutti per il semplice fatto che si tratta di idee che vivono anche nelle bolle altrui. Io opero una selezione per le cose che cadono dentro la mia bolla e, rispettando ciò in cui credono gli altri, non è però necessario che io capisca e le accetti come reali se alla fine non ci credo. Porto un esempio: se uno mi dice di credere ai fantasmi, la mia reazione istintiva sarebbe di riderne e di sminuire quello che dice; se però ci penso attentamente, mettendomi nei suoi panni, e sostituissi la mia visione della realtà con la sua e mi accorgessi che per lui "i fantasmi" sono reali come per me lo è Dio, non posso più riderne: non lo capisco e di sicuro non comincio a credere ai fantasmi a mia volta, però ammetto che quel tizio può pure credere a Babbo Natale e io devo rispettarlo. Il mio sforzo di "relativismo" consiste nell'azione di "mettermi nei panni dell'altro" momentaneamente, ma poi vince sempre il mio individualismo (come è per tutti) perché la visione dell'altro non sostituisce le mie idee.
    Dunque come fare a prendere decisioni in un macro-contesto? Non lo so perché NON sono fatta per la politica. Oppure non lo so perché non l'ho ancora capito. Oppure ancora, e credo che il punto sia proprio questo, mi sto facendo solo un trip mentale e tutte queste parole sono fondamentalmente superflue.
    Io spero di essermi spiegata un poco meglio, anche se non so, perché nonostante l'ampia spiegazione, c'è sempre da contare che tutti questi discorsi presuppongano che io sia moralmente irreprensibile e fermamente ligia alle mie idee mentre mi pare scontato che, mentre cerco di inseguire un certo ideale, mi scontro con le mie contraddizioni di individuo ed essere umano con cui tutti dobbiamo fare i conti. Senza nemmeno contare che mentre oggi dico A, domani potrei sempre dire B...

    Stefano, lo ripeto per sicurezza, ma non sono arrabbiata e adesso non ci sono rimasta nemmeno male per il commento perché ho capito che c'è stato un errore di comunicazione fondamentalmente: infatti per me non c'entrava niente che non ti fosse piaciuta la OS; ciò che necessitava di ulteriori spiegazioni erano il resto dei discorsi.

    Edited by Ryo13 - 12/5/2014, 19:02
     
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    Okay, adesso sei stata chiara e ho capito cosa intendevi dire. In effetti io ho estrapolato delle frasi che erano situate in un determinato contesto e da qua è nata l'incomprensione, ed è un sollievo sapere che avevo frainteso il tuo pensiero, non ti nascondo che mi avevi inquietato xD
    Comunque sì, sono argomenti difficili da trattare a dovere e su cui non è semplice confrontarsi, è giusto rispettare ciò che ciascuno secondo coscienza si sente di fare, però a condizione, come dicevo, che questo non vada ad intaccare le libertà che appartengono a tutti. E io credo che essere d'accordo su questo punto sia importante per poter progredire come civiltà e come persone, per garantire un futuro a tutti a prescindere dalle proprie confessioni religiose.

    Hai sollevato anche altri argomenti su cui sarebbe interessante discutere, ma non è decisamente il luogo adatto xD

    ps. carinissimo l'esempio della sfera e delle bolle :love3:
     
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    CITAZIONE (Spark in a firework @ 12/5/2014, 14:12) 
    non ti nascondo che mi avevi inquietato xD

    Me lo immagino! Ahahah dato che era come se stessi dicendo che diventando una dittatrice avrei abolito la libertà di tutto il popolo "non fedele" magari non esattamente in stile kamikaze, ma quasi ahah almeno dal punto di vista psicologico v.v

    CITAZIONE
    ps. carinissimo l'esempio della sfera e delle bolle :love3:

    Dicono che me la cavo abbastanza bene con gli esempi di questo tipo: non è la prima volta che, cercando di spiegare un concetto complesso e probabilmente neanche perfettamente chiaro a me stessa, lo facessi con i piedi e quindi non mi si riuscisse a capire. Credo che per forza di cose ho dovuto imparare ad usare le metafore jpg

    CITAZIONE
    Hai sollevato anche altri argomenti su cui sarebbe interessante discutere, ma non è decisamente il luogo adatto xD

    Sarei curiosa di sapere a quali ti riferisci in particolare ma sono d'accordo che non è il luogo per trattare di altri discorsi "seriosi" kalla
     
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    Ad esempio avrei voluto rispondere dire la mia su questo:

    CITAZIONE
    Il mio sforzo di "relativismo" consiste nell'azione di "mettermi nei panni dell'altro" momentaneamente, ma poi vince sempre il mio individualismo (come è per tutti) perché la visione dell'altro non sostituisce le mie idee.

    e questo:

    CITAZIONE
    Dunque come fare a prendere decisioni in un macro-contesto?

    e anche sul discorso che facevi con Sara, sul prendere o meno posizione.

    E sarei stato anche curioso di sentire la tua opinione da cattolica sui preservativi xD

    ma, appunto, magari finiremmo per parlarne a lungo in una sezione che è invece dedicata alla scrittura, non è il caso!
     
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    Sì... meglio un luogo migliore, fiuto discorsi lunghi e arzigogolati, specie perché, di uno in particolare, non ho esattamente un'opinione, è più work in progress che altro :nu:
     
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    Vorrei tanto fare un commento lungo, completo e serio di questa storia, ma sono talmente stanca che non ci riesco. Sappi solo che mi hai toccata, la parte finale mi ha fatto venire la pelle d'oca e mi hai emozionata, davvero. La storia di per sé è scritta in un modo abbastanza semplice e scorrevole, a tratti potrebbe sembrare un po' banale, ma è il significato profondo (o almeno, ciò che ho colto) che mi è piaciuto tanto. Molto spesso non capiamo quanto amore e soprattutto quanto coraggio ci sia nella scelta di avere un figlio, una creatura totalmente nostra e per la quale bisognerà fare tanti sacrifici. C'è chi sacrifica la propria felicità, il proprio amore, la propria stessa vita per donarla ai figli... e tutto ciò è quello che ho percepito leggendo la tua storia. Coraggio, amore, forza.
    Purtroppo da agnostica non ho capito (e non ho condiviso) alcuni tratti della narrazione, ma in fondo l'amore non ha religione né fede, è qualcosa di insito in ognuno di noi e che (quasi) chiunque prova ogni giorno sulla propria pelle.
     
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    Grazie Martina :3 Sono contenta che parte del contenuto della OS ti abbia colpito tanto!
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    Molto spesso non capiamo quanto amore e soprattutto quanto coraggio ci sia nella scelta di avere un figlio, una creatura totalmente nostra e per la quale bisognerà fare tanti sacrifici

    È vero che un figlio è qualcosa di "nostro" ma la parte più incredibile e ciò che non si deve mai dimenticare è che in realtà non ci appartiene perché è a tutti gli effetti un'altra persona. La natura dell'amore dei genitori è meraviglioso e insondabile proprio per questa caratteristica di imprescindibilità: un genitore ti ama perché sei suo figlio, a prescindere dal tipo di persona che sei xD O almeno, è così che dovrebbe essere, ma sappiamo che purtroppo nel mondo, spesso non è più così che va perché alcuni genitori mettono davanti al bene dei figli il proprio egoismo, e distruggono qualcosa dentro loro. Ma atrocità a parte, questa OS voleva rappresentare il sentimento più puro e irrazionale che esiste, totalmente donato e libero, per questo ho scelto di adottare un linguaggio che, a tratti, potrebbe sembrare infantile. Non so quanto sia riuscita questa scelta, ma è stata fatta con un intento narrativo ben preciso =D

    Grazie ancora del tuo commento! <3
     
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  13. sylvain.
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    Non voglio continuare il dibattito sul credere o il non, perchè ognuno di noi è diverso e percepisce ogni cosa con la sua testa e con il suo cuore. Detto questo, questa storia mi ha toccata molto nel profondo, una donna come Amelia è da ammirare. Ammettiamolo, al giorno d'oggi ci facciamo influenzare sulla materialità che sui sentimenti. I veri eroi sono quelli che restano invece di scappare, chi si sacrifica e chi ama a pieno. Amelia è l'esempio lampante che bisogna dare una possibilità e fidarci anche di chi ci appare di punto in bianco. Bellissima.
     
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