Il paese delle meraviglie

oneshot| verde

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  1. sylvain.
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    Il paese delle meraviglie



    _autore: sylvain.
    _rating: verde
    _genere: fanfiction
    _note: Contest del forum, ho preso Alice del paese delle meraviglie e Il mago di Oz, spero vi piaccia (:


    << E' tardi! E' tardi! >>
    Dorothy, Lo Spaventapasseri, Il Boscaiolo di latta e Il Leone Codardo videro sfrecciare davanti a loro un piccolo Coniglio Bianco con un orologio da tasca in mano che borbottava con insistenza il suo ritardo.
    << Dovremo aiutarlo >> Mormorò Dorothy preoccupata, accarezzando il suo cagnolino, il piccolo Toto.
    << Dico che è una brutta idea >> Il Leone Codardo si guardò attorno, impaurendosi perfino dell'ombra che produceva il movimento della sua stessa coda.
    << Dovremmo proseguire il sentiero e raggiungere la Citta di Smeraldo >> Sentenziò lo Spaventapasseri.
    << Olio! Olio! >> Sussussò il Boscaiolo di Latta. Dorothy gli si avvicinò e lo versò su tutte le sue giunture.
    << Amici, come possiamo lasciare un così animale indifeso in difficoltà? Anche se desidero ardentemente tornare in Kansas dai miei zii, non posso abbandonarlo, seguiamolo >> Detto ciò, si incamminò frettolosamente dietro il piccolo coniglio, con i suoi amici a seguirla.

    << Cambiamo di posto >> Disse la Lepre Marzolina ai suoi commensali.
    << Ma se l'abbiamo fatto appena cinque minuti fa! >> Espresse Alice, sbuffando.
    << Non trovi anche te che la nostra amica sia un tantino sottotono? Forse un indovinello protrebbe rallegrarle l'umore! >> Annunciò il Cappellaio Matto, riacciuffando il piccolo Ghiro che nel mentre si era nascosto dentro la teiera per riposare in santa pace.
    << No vi prego, basta! >> Alice si alzò dal suo posto in tavola, salutò con un inchino e corse via a perdifiato, lasciandoli sorseggiare il tè per la settima volta da quando li aveva incontrati.
    << Come possono bere il tè così ripetutamente? >> Disse a voce alta e più a se stessa << Esiste un solo tè in Inghilterra, ed è quello delle cinque! >>
    << E' tardi! E' tardi >>
    Alice si voltò subito al suono di quella voce. Le parole inconfodibili le risuonarono nella testa e lo rincorse. << Aspettate! Voi stupido coniglio! Se vi prendo vi cucinerò per cena con contorno di asparagi! >> Gli urlò contro.
    Alice corse a perdifiato, con le due metà del fungo che sbattevano contro i suoi fianchi << Potrei prendere il pezzo che mi farebbe diventare grande e prenderlo con un sol gran passo! >> Gorgogliò diabolica e con l'acquolina in bocca.

    << Signor Coniglio, si fermi! >> Gridò Dorothy, con Toto che correva insieme a lei << Dorothy ci siamo persi! dov'è il sentieri di mattoni gialli? Fermati! La buona Strega del Nord ci aveva avvisati di non lasciare il sentero! E se ci trovassimo al cospetto della Strega dell'Ovest? >> La avvisò lo Spaventapasseri, con il Boscaiolo e il Leone al seguito << Dorothy c'è un gatto su quel ramo e mi ha appena fatto l'occhiolino! >> Esclamò spaventato il Leone Codardo << Olio! Olio! >> Mormorò il povero Boscaiolo di Latta << Oh, non adesso! >> Sbuffò Dorothy.

    << La regina mi taglierà la testa! Povero me >> Sussurrò il povero Coniglio, quando comparve il grande labirinto lo attraversò con passo sicuro di chi sa quali strade percorrere.

    << Oh per diamine! E adesso come faccio? >> Alice esaminava il monumentale labirinto con occhi disperati << Un labirinto? >> Sussurrò una voce alle sue spalle, Alice si voltò subito scrutando le quattro figure più un piccolo cane. Erano una ragazza, che doveva essere della sua età, un leone che tremava come un pulcino, un uomo di latta che sembrava aver perso l'uso degli arti e un uomo di paglia che si rimetteva apposto lo stomaco << Voi chi siete? >>> Domandò circospetta.
    Dorothy guardò la ragazza davanti a se, non l'aveva vista prima e da come era vestita, doveva essere del luogo perchè in Kansas nessuno si vestiva in quel modo così antiquato << Sono Dorothy, questo è Toto, poi c'è il Leone Codardo, lo Spaventapasseri e infine il Boscaiolo di latta. Stavamo seguendo quel piccolo coniglio che sembrava aver bisogno di aiuto ma poi siamo caduti.. >> Alice la interruppe e parlò al suo posto << Conosco già la storia, è successo anche a me, mi chiamo Alice e vi giuro su ciò che mi è più caro a questo mondo che troverò quel coniglio e lo cucinerò, non prima di essere tornata a casa mia, nella mia patria, in Inghilterra >> Concluse fiera, incrociando le braccia al petto.
    << Voi non siete una strega, vero? >> Disse il Leone squadrandola da capo a piedi, Alice lo guardò seccata << No, ma da quel che vedo, più che un leone sembrate un gatto, più che ruggire, miagolate >> Dorothy si parò davanti all'amico offeso << Non mi pare il caso mia nuova amica di insultare. Credo che entrambe le parti desiderano solo una cosa, ritrovare il coniglio >> Alice la scrutò un attimo pensierosa << Per me va bene, basta che i vostri amici non compromettano l'impresa >> Dorothy le si avvicinò a passo lento e una volta accanto, le due menti esaminarono il labirinto << Come pensate di attraversarlo senza perdersi? >> Domandò Dorothy << Pensavo di utilizzare la parte del fungo che mi farebbe crescere in altezza ma non sapevo cosa avrei trovato dall'altra parte della barricata, quindi ho scartato l'idea >> Le rispose Alice.
    Dorothy si guardò intorno, per poi fermare lo sguardo sul Leone << Mio caro amico, voi dovrete sicuramente trovare delle traccia, il vostro olfatto! >> Lo indicò stupita per non averci pensato prima. Il povero Leone, che pensava di poter passare d'ora in poi inosservato si guardò attorno a disagio << Ma come potete pensare che io.. >> Alice lo inquiodò con lo sguardo << Che bella pensata! Su su, annusate un po l'aria e guidateci! >> Lo Spaventapasseri e il Boscaiolo lo spronarono a farsi avanti << Siamo nelle tue mani >> gli dissero all'unisono.
    Il povero Leone che di paura aveva perfino di se stesso, alzò il muso nell'aria e iniziò ad annusare, fra un miscuglio di profumi, riconobbe quello della preda << Seguitemi >> Strillò tutto infervorato, e i nostri compagni lo seguirono inoltrandosi tra quelle alte mura.

    << Mia Regina, oggi siete più stupenda del solito, brillate di luce intensa, oserei dire accecante >> Si complimentò il Coniglio, dinanzi all'alta figura vestita di rosso e ricoperta di cuori.
    << Non fate il poeta con me, voi umile servitore con la propensione al ritardo! >> le sbraitò la Regina di Cuori.
    << Mia Regina, sua Magnificenza, la donna più bella dell'intero reame, dell'universo! >> Continuò il Coniglio, sperando che non lo avrebbe fatto decapitare.
    << Oggi è il tuo ultimo giorno di vita, essere ignobile! >> La Regina si alzò dal suo immenso trono, ricoperto di rubini rossi e insieme al marito, il quale sfigurava davanti a cotanto potere, era pronta a dare il suo verdetto.
    << Mia Signora, il mio ritardo è giustificato >> Il Coniglio si guardò attorno, con i sudditi che si toccavano il collo per fargli capire che tra poco sarebbe passato a miglior vita << Una racchia, un'insulsa donna, osava dire di essere Regina, quando sappiamo benissimo che voi, l'Altissima, potete ricoprire quel ruolo! >> La Regina che stava per gridare con la sua voce da usignolo "Tagliategli la testa" lo fissò furibonda << Chi osa dire un'assurdità del genere? Tagliategli la testa! >> Il Coniglio, che non sapeva se era lui a essere decapitato o la Strega che aveva incontrato nel suo assurdo viaggio per raggiungere il reame, sgranò ancor di più gli occhi e sti toccò il collo per sentire se la testa era sempre fissata al resto del corpo << Non voi! Quella donna! Portatela a me! >> Le guardie che si stavano già pregustando una delle tante morti che accadevano a palazzo, iniziarono a sparpagliarsi per l'immenso salone << Regina, chi dovremmo cercare? >> la Regina che iniziava già a sentire i postumi del lavoro compiuto, indicò il Coniglio e si sedette sul trono << Il Coniglio! Chiedete al coniglio sfaccendati! >> Le guardie si avvicinarono al povero Coniglio che iniziò a sospirare di sollievo << Come vi stavo dicendo, stavo per raggiungervi, quando una strana figura con un occhio solo e un ombrello in mano mi ha raggiunto... >>

    << Che palazzo! E che giardini! >> Esclamò Dorothy meravigliata << In Kansas non ho mai visto niente del genere! >> Alice che si era avvicinata ad un piccola fontana con al centro un piccolo putto senza testa, scosse il capo << Questo posto è inquietante! Guardate quel povero angelo, cosa avrà mai fatto per meritarsi una fine simile? >> Gli altri compagni di viaggio, esausti, sedevano sua una panchina non poco lontano. Il povero Leone che era il più sfinito di tutti, decise di riposare lì, per sempre, al diavolo il coraggio, quella missione lo stava distruggendo.
    << Dove sarà andato a cacciarsi quel Coniglio! >> Alice si guardò intorno << Non possiamo certo entrare, dobbiamo ricevere un invito o qualcosa del genere, non possiamo intrufolarci come ladri, anche se l'idea mi attrae >> continuò, quando un grande rumore di passi provenienti dall'interno del palazzo, si fece più insistente come se una massa di rinoceronti stesse per uscire e imbattersi in loro << Dobbiamo nasconderci! >> disse Dorothy << Laggiù! >> E indicò un piccolo capanno che doveva appartenere ai servitori del luogo. Il gruppo si precipitò e furono salvi per un pelo, perchè di lì a pochi secondi, le guardie reali della Regina uscirono per setacciare l'intero reame e trovare quell'ignobile donna, che si faceva chiamare Strega dell'Ovest e decapitarla.
    << Cercheranno noi! >> Uggiolò il povero Leone << Siamo ricercati! >> Continuò sconsolato << Sapevo che era una brutta idea >> Si sedette su una sedia malandata, e mormorò frasi senza senso. Alice che si reputava la mente del gruppo, quella con più sale in zucca, li fronteggiò tutti << Non facciamoci prendere dal panico, in situazioni del genere, mia nonna Euridice soleva dire Chi dorme non piglia pesci quindi prima di darci per sconfitti, dobbiamo escogitare un piano e attuarlo! >>
    Dorothy accarezzò il povero Toto che durante la storia era stato messo un po in disparte << Il piano è trovare il Coniglio, solo lui può ricondurci nel sentiero di mattoni gialli e voi nella vostra Inghilterra! >> Alice, che percepiva un cambio di direzione di comando assunse un tono denigratorio << E come pensate di trovarlo? Con uno schiocco di dita? Così? >> Unì dito pollice e medio che produsse un rumore forte e chiaro << Ebbene, dov'è il nostro Coniglio? >>

    Stava raggiungendo la sua umile dimora. La piccola capanna che comprendeva una stanza era stata una concessione della Regina che reputava che gli animali anche se servi devoti della corona, dovevano stare fuori. Spalancò la porta e quasi cadde dallo spavento. Cinque figure, erano dentro la sua umile dimora che la riempivano completamente. Due fanciulle, un leone e due uomini << Cosa fate qui? In casa mia! >>

    Dorothy, Alice, Lo spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta, Toto e il Leone Codardo osservarono con uno strano luccichio il povero animale che stava piano piano indietreggiando, Alice che si stava avviciando a piccoli passi si inginocchiò per arrivare a guardarlo alla sua stessa altezza << Tanto per incominciare, dove lo tieni il sale? >>

     
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