Troppo tardi

Tom Kaulitz // one shot

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  1. ‚allie
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    Troppo tardi



    _autore: °ALLIE°
    _fandom: //
    _genere: Drammatico
    _rating:giallo
    _personaggi: Tom Kaulitz, July gray
    _tipologia: one shot
    _breve descrizione: Tom Kaulitz è il chitarrista di una band (Tokio Hotel). Lui è apparentemente fidanzato e felice ma il rapporto con July, la sua ragazza, non è come sembra
    _note: note note note mmh...questa storia è nata qualche settimana dopo aver letto un libro di fabio volo ...leggete la storia con la canzone che ho messo in sottofondo e beh spero vi piaccia la storia anche se forse magari non vi piace uno dei personaggi principali XD


    image



    - - qualche volte la notte rivela la sola verità: il tempo passa e le cose non saranno mai più come prima - -
    Delphine De Vigan





    Aspirai avidamente dalla sigaretta che stringevo tra le dita. Quel dolce sapore che s’irradiava nel mio corpo non mi bastava mai. Guardai la città di fronte a me, le luci della notte mi ammaliavano, amavo guardare quel mondo, mi sentivo padrona della mia vita. Ormai non lo ero più da tempo. Il vento carezzò il mio viso, permettendo a leggere ciocche bionde di danzare nel vento e solleticarmi le guance. Mi mordevo le labbra, l'attesa straziava la mia anima ma sapevo che non c'era altra soluzione. Era troppo per me. Studiavo ogni angolo di quella terrazza appartenente alla suite che fu spesso testimone della passione che ci dominava. Sentii un rumore interrompere bruscamente i miei pensieri. Gettai la sigaretta ormai giunta al termine e sbirciai dalla vetrata per accertarmi che il rumore corrispondesse a ciò che avevo immaginato. Lo vidi chiudere la porta leggermente e avanzare nella stanza al buio in punta di piedi. Inciampò distrattamente sulle scarpe che avevo lasciato per sbaglio e allora si voltò verso il letto pensando che io dormissi, ma non mi trovò. Vidi il suo sguardo bloccarsi per poi scorrere rapidamente la grande stanza in cerca della mia figura. Quando stava per accendere la luce sussurrai facendolo sobbalzare.
    <<sono qui.>>
    Sembrava smarrito e colpevole. Sembrava un bambino che si nascondeva sotto il letto dopo aver rotto il vaso della mamma.
    <<cosa fai ancora sveglia?>>
    Esaminai i suoi occhi cercando un indizio che trovai esattamente nel momento in cui non riuscì a sostenere il mio sguardo.
    <<aspettavo te. Mi sono svegliata e non c'eri. Ormai capita un po’ troppo spesso non credi?>>
    La mia voce era priva di qualsiasi emozione. Avevo già sprecato tutta la mia rabbia, il mio disgusto e le mie lacrime.
    <<july , lo sai come va qualche partita con i ragazzi spesso chiacchieriamo fino a tardi.>>
    Trovai il coraggio di interromperlo.
    <<ti ho mai impedito di fare tutto ciò?>>
    <<no, ma...>
    <<allora perché aspetti che io mi addormenti?>>
    I suoi occhi avevano sempre la stessa espressione. Colpevole.
    <<ma che dici, dove altro dovrei andare? Chiedilo ai ragazzi...>>
    <<non offendere la mia intelligenza Kaulitz.>>
    Diventai fredda e distaccata. Non volevo far trasparire nessuna mia emozione a quel ragazzo che non riconoscevo più.
    <<credi che io non sappia delle puttanelle da cui vai ogni sera?>>
    Abbassò lo sguardo fissando le sue scarpe. Continuai ad insistere.
    <<credi che io non capisca che il profumo che porti ogni notte non sia il mio? Io non ce la faccio più. Dopo un anno pensavo che noi due avessimo un futuro, ma evidentemente non è così.>>
    <<amore dai smettila.>>
    <<non...chiamarmi amore Tom. Non te lo permetto. Basta.>>
    Il cuore batteva talmente veloce che sembrava mancar poco al momento in cui sarebbe schizzato violentemente fuori dal mio petto catapultandosi ai piedi del ragazzo dai conrows color pece.
    <<cosa vuol dire basta?>>
    <<vuol dire che me ne vado.>>
    Finalmente scorsi nel suo viso ciò che aspettavo ossia un velato accenno di paura. Forse paura di perdermi. O forse paura di non avere più una scopata assicurata una volta tornato in albergo nel caso in cui non avesse trovato nessun'altra.
    <<non puoi andartene!>>
    <<oh si che posso. Posso fare quello che voglio, non ti servo. Guarda qui!>>
    Aprii l'armadio mostrandogli la valigia prima preparata e nascosta. Quella valigia era la prova dell'ennesimo errore che avevo commesso. Cercai di estrarla a fatica dall'armadio ma aveva trovato il momento migliore per incastrarsi.
    <<aiutami.>> Non lo guardai in faccia, era l'ultima cosa che gli chiedevo. Tom mi fissava preoccupato forse deluso, rimanendo immobile.
    <<aiutami cazzo!>> alzai la voce rapidamente e in modo violento. Finalmente si svegliò dal coma in cui era caduto e con un colpo secco riuscì a prendere la valigia. Mi diressi verso la porta sperando che non tentasse di convincermi perché non ce l'avrei fatta. Sperando che provasse a trattenermi perché ne avevo bisogno. Arrivata ormai alla maniglia le mie speranze andavano l'una contro l'altra quando sentii la sua mano afferrare la mia.
    <<aspetta.>>
    Ispirai profondamente cercando il coraggio di non girarmi e buttargli le braccia al collo.
    <<perché?>>
    Non riuscii a dire altro. Provavo mille emozioni diverse contrastanti l'una con l'altra. Il battito del mio cuore accelerato, gli occhi che stavano per cedere, le mie mani che tremavano.
    <<ho bisogno di te. So di essere stato uno stupido ma lo sai che non posso fare a meno di te. Tu sei speciale.>>
    <<perché?>>
    Non mi bastava. Tutto questo non mi bastava affatto per rimanere e continuare quella vita. Aprii la porta ma la richiuse con violenza intrappolandomi, mi spinse contro il muro circondandomi con le sue braccia.
    <<non andartene.>>
    <<perché?>>
    I nostri sguardi s’incrociarono e vidi la sincerità nel suo sguardo, ma nel mio cuore sapevo che continuava a non bastarmi tutto ciò. Era finita. Sentii il suo respiro mischiarsi al mio, mi persi nei suoi profondi occhi color cioccolato che con una sola occhiata mi chiedevano di restare. Le sue labbra si avvicinarono alle mie con prepotenza rubandomi un bacio che sapeva d'amore, di odio, di passione, di violenza. Sapeva di tutto e di niente. Sapeva di bugie e di tenerezza.
    Perché, continuai a ripetere.
    <<perché io...>>
    La sua voce sembrava rotta, non riuscì a finire e sperai con tutta me stessa che non stesse per dirmi ciò che in un anno non mi era stato concesso sentire. Ciò che adesso mi avrebbe fatto crollare.
    <<perché io ti amo.>>
    Una lacrima si fece spazio prepotentemente sul mio volto incurante del fatto che avrei voluto nasconderla al ragazzo che mi fissava in attesa di una risposta.
    <<non ci credo più. L’amore non comprende i tradimenti.>>
    <<sono stati solo degli errori.>>
    <<no Tom. L'amore non comprende tradimenti. Vuoi sapere cos'è l'amore?>> mi feci coraggio e vomitai tutto ciò pensavo. Il mio petto si alzava e riabbassava in modo irregolare per il respiro affannoso che in quel momento mi sconvolgeva.
    <<l'amore è lasciare la tua famiglia, gli amici, il tuo ragazzo. La tua città. Lasciare tutto quello che hai per un’altra persona.>>
    Stava per rispondere ma lo azzittii.
    <<l'amore è fare tutto questo e non pentirsi.>> Dissi non potendomi permettere in quel momento il lusso di guardarlo negli occhi.
    <<e io non l'ho fatto, lo sai. Ma non mi merito tutto questo. Al di là del mio sforzo, dei miei sacrifici. Non lo meriterei comunque.>>
    Tentai ancora una volta di aprire la porta, ma di nuovo la sua mano la richiuse. Sapevo che avrei dovuto lasciare l'albergo proprio quando non c'era. Ma non potevo.
    <<io ti amo cazzo. Mi hai sentito? Anche tu mi ami lo so, ne sono certo.>>
    <<è tardi ormai Tom. Sono stanca.>>
    <<dimmelo. Dimmi che mi ami.>>
    Mi bloccò i polsi e mi faceva male, tentai di divincolarmi inutilmente la sua presa era troppo forte.
    <<ti odio.>> riuscii a sussurrare presa dallo sconforto, dalle lacrime, dai miei errori, dal passato, da tutto.
    <<dimmi che mi ami.>>
    <<ti odio.>> mi aggrappai a lui con tutta la forza che avevo in corpo. Tenendomi ben stretta mi portò sul letto continuandomi a ripetere la stessa frase.
    <<dimmi che mi ami.>>
    <<ti odio.>> mi abbandonai a lui con una passione che non avevo mai ritrovato in me prima. Sapevo che non sarebbe andata avanti così, volevo che fosse l'ultima volta per noi e non sapevo altro. Lacrime amare continuarono a solcare il mio viso lasciando segni indelebili sulle mie guance consapevole che non sarei mai più tornata la stessa. Le mie unghie graffiavano le sue spalle cercando di farlo mio per sempre.
    <<dimmi che mi ami.>>
    Non potevo, sarebbe stata la fine. La fine della mia integrità del mio amore che non volevo sprecare. Della mia sofferenza. Lo baciai con forza freneticamente assaporai ogni parte del suo viso, del suo corpo e così lui faceva con me per non dimenticarci l'una dell'altra. Lui forse per sperare che in quei pochi istanti io cambiassi idea. Entrò in me con violenza, la stessa violenza che poco prima caratterizzava i nostri baci. Un miscuglio di emozioni rotolavano tra le lenzuola, liberi finalmente di mantenere il loro corso nella nostra vita.
    <<dimmi che mi ami.>>
    Si accasciò accanto a me poggiando il capo sul mio seno accarezzandomi teneramente il ventre nello stesso modo in cui io carezzavo i suoi capelli. Madidi di sudore ancora troppo sconvolti per parlare, per capire veramente. Vidi un segno rosso sul suo avambraccio e senti sul palmo della mano le mie unghie colpevoli di tale sofferenza. In un attimo ero sicura che quel momento non mi avrebbe mai abbandonata, consapevole di ciò fissai il vuoto.
    <<dimmi che mi ami.>> sussurrò con una flebile e impercettibile voce che mi colpì l'anima sconvolgendola come solo lui era capace di fare. Per la prima ed ultima volta ero io ad aspettare che lui si addormentasse. Pazientemente ascoltai il suo respiro fino a sentire la sua pesantezza mista alla sua irregolarità tipica del sonno. Ormai conoscevo tutto di lui. Troppo.
    Mi alzai cercando di trattenere quelle lacrime sorpresa di non averle già sprecate tutte. Aspettai un’ora prima di alzarmi definitivamente da quel letto per essere davvero sicura che lui dormisse, forse perché non ne avevo il coraggio. Non avevo il coraggio di abbandonarlo lì perché in fondo io avevo bisogno di lui. Non potevo però andare avanti. Certe volte hai troppo poco tempo per affrontare una decisione. Ci pensi e ci ripensi per giorni, mesi a volte anche anni. Ma le tue scelte si riducono a quei pochi secondi in cui ti trovi costretto a decidere troppo in fretta. E in quegli attimi tutto ciò che avevi programmato in giorni, mesi a volte anche anni va a farsi fottere. In quegli attimi tutto si mischia e tu devi decidere. Devi prendere una scelta. Io affrontai la mia decisione. Mi rivestii in poco tempo per evitare di cambiare idea. Afferrai la mia borsa, trascinai la valigia lasciando i segni sulla lussuosa moquette beige e adagiai la mia mano sulla maniglia. Mi girai un’ultima volta a guardare quel viso angelico, quel corpo scolpito, quell'anima che adagiata sul materasso aveva appena imprigionato la mia. Aprii la porta e in quel momento presi la mia decisione. Era troppo tardi per cambiare idea. Non mi sarei mai più voltata.
     
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  2. lee‚
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    Wow. Davvero molto bella come one-shot! E sei riuscita sicuramente a trasmettere i sentimenti della ragazza...a volte contrastanti, ma poi decisi nella sua scelta.
    Effettivamente non è che mi piaccia molto il personaggio maschile (nella realtà s'intende), ma ciò non significa che non posso leggere qualcosa che è ispirato a lui... xD
    Quindi, ti faccio i miei complimenti! A me è piacuita molto questa shot! :heartblue:
     
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  3. sylvain.
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    oddio ç_ç cioè... mi ha messo una tale tristezza addosso ç___ç davvero bella, complimenti *w*
     
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    E' veramente molto bella...mi ha commosso!!
    Potrei chiederti il titolo della canzone che hai messo all'inizio ^^
     
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  5. ‚allie
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    grazie sono contenta che vi piaccia ^^
    questa è la canzone *-*
     
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    CITAZIONE (lee‚ @ 6/6/2011, 23:02) 
    Wow. Davvero molto bella come one-shot! E sei riuscita sicuramente a trasmettere i sentimenti della ragazza...a volte contrastanti, ma poi decisi nella sua scelta.
    Effettivamente non è che mi piaccia molto il personaggio maschile (nella realtà s'intende), ma ciò non significa che non posso leggere qualcosa che è ispirato a lui... xD
    Quindi, ti faccio i miei complimenti! A me è piacuita molto questa shot! :heartblue:

    QUoto in pieno xD
    La storia è meravigliosa se si sorvola su CHI SIA il personaggio principale... *meno male che lei lo ha piantato in asso*
    Ma alla fine è bella per quello che esprime, al di là di chi siano i protagonisti :cry:
     
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  7. ~Molly182
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    CITAZIONE (Ryo13 @ 22/7/2011, 22:53) 
    CITAZIONE (lee‚ @ 6/6/2011, 23:02) 
    Wow. Davvero molto bella come one-shot! E sei riuscita sicuramente a trasmettere i sentimenti della ragazza...a volte contrastanti, ma poi decisi nella sua scelta.
    Effettivamente non è che mi piaccia molto il personaggio maschile (nella realtà s'intende), ma ciò non significa che non posso leggere qualcosa che è ispirato a lui... xD
    Quindi, ti faccio i miei complimenti! A me è piacuita molto questa shot! :heartblue:

    QUoto in pieno xD
    La storia è meravigliosa se si sorvola su CHI SIA il personaggio principale... *meno male che lei lo ha piantato in asso*
    Ma alla fine è bella per quello che esprime, al di là di chi siano i protagonisti :cry:

    Quoto entrambe, non amo particolarmente quel musicista, in verità non lo ascolto neanche, ma sta di fatto che mi ha incuriosito questa storia e mi ha permesso di leggerla fino alla fine.
    Davvero, è magnifica.
    Mi è piaciuto come sei riuscita a far esprimere i sentimenti della ragazza.
     
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6 replies since 6/6/2011, 21:42   118 views
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