Tears from heaven

Corro. Corro sotto la pioggia, senza fermarmi, senza sapere dove i piedi mi stanno conducendo.
Corro via da te. Mi vergogno di me stessa. Ho capito quanto tu fossi importante per me, solo nel momento in cui ti ho visto abbracciare quella ragazza.
Non ce la faccio più a correre. Gli occhi bruciano. E la testa. E le labbra. E i pensieri. Ma soprattutto il cuore.
Tutto il mio corpo è percorso da brividi; non so più se le lacrime che ho sul viso siano mie o semplicemente quelle provenienti dal cielo.
Però la pioggia non sta colpendo più il mio viso; alzo la testa e mi ritrovo a fissare una macchia gialla.
“E’ possibile che abbia già smesso di piovere e sia già sorto il sole? Aspetta un attimo, ma questo è…”
Mi sento afferrare una chiocca di capelli.
“Come sapevi che ero quì?” ti domando senza voltarmi.
“Guardati in giro e lo capirai.”
Scoppio a ridire per l’ironia della cosa: mi trovo nel parco dove ci siamo conosciuti. Possibile che i piedi mi abbiano portato fino a lì, senza accorgermene?
“Senti..ti devo..”
Mi posi un dito sulle labbra, mi guardi negli occhi e sussurri:
“Shh non dire niente..Guarda stai tremando di freddo..lasciami solo fare una cosa per scaldarti…”
Sempre guardandomi negli occhi, con le tue mani bagnate, ma allo stesso tempo caldissime, inizi ad accarezzarmi le braccia, il collo, per poi arrivare al viso: ogni zona sfiorata dalle tue carezze sembra bruciare.
Poi le tue labbra sono sulle mie.
Il sapore delle tue labbra, il sapore dell’acqua fresca che accarezza i nostri volti, il fuoco che percorre tutto il mio corpo, il rumore martellante del mio cuore, il mio nome sussurrato dalle tue labbra tra una bacio e l’altro.