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I don't care
_autore: *Ainsel
_genere: Drammatico; Angst; Song-fic
_rating: verde
_tipologia: one-shot
_breve descrizione: La malattia mi sta uccidendo di giorno in giorno, spegnendo a poco a poco la poca vita che mi è rimasta: come un parassita ha deposto le sue radici nel mio cuore, condannandomi ad un vita senza colori, senza sorrisi, senza emozioni. Tutto attorno a me è diventato grigio e spento, come una gelida giornata d’inverno.
_note: contest: tema accidia. Le parole in corsivo, sono versi della canzone "Je sais pas" di Céline DionConoscevo da molto il silenzio
Ne conosco la violenza, il suo gusto di sangue
Dal giorno che ho ricevuto la diagnosi della mia malattia, la mia vita ormai era un susseguirsi di giorni di silenzio, spezzato solo dai miei tormentati pensieri e dai miei dubbi. Passo le mie giornate a letto, ricevendo attenzioni indesiderate, in una camera spoglia: spoglia da qualsiasi oggetto, che inevitabilmente avrebbero rievocato giorni della mia vita passata; giorni di una vita che ormai non mi apparteneva più e che non sarebbe più ritornata.
La malattia mi sta uccidendo di giorno in giorno, spegnendo a poco a poco la poca vita che mi è rimasta: come un parassita ha deposto le sue radici nel mio cuore, condannandomi ad un vita senza colori, senza sorrisi, senza emozioni. Tutto attorno a me è diventato grigio e spento, come una gelida giornata d’inverno.Conosco gli inverni, conosco il freddo
Ma la vita senza te, non la conosco
Lotta dopo lotta, di peggio in peggio,
Ogni minuto, ho creduto di resistere“Passerà……il dolore non può durare a lungo.”
E’ quello che mi hai sussurrato, quando hai visto la speranza morire nei miei occhi.
Ho cercato di lottare contro di lei, ma non ce l’ho fatta; lei è più forte di me: chi l’avrebbe mai detto che non ci fosse nessuna cura.
Ero la rosa più bella; tu mi hai donato la vita e poi me l’hai strappata. Ormai sono rimaste solamente le spine.Un fiore morto, ecco cosa sono.
I don't care by *Ainsel is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
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Edited by *Ainsel - 23/5/2012, 14:47. -
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*OO* Bellissima! Anche se ha un tono tristissimo l'adoro ç_____ç
La musica di sottofondo mi ha fatto venire un groppo in gola ç.ç e il testo è ancora più ricco per il fatto che è in parte prosa ed in parte poesia >///<
Complimenti davvero! Troppo bella ç____ç
*piange*. -
sylvain..
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Sanda è veramente stupenda ç_ç hai descritto il tutto senza troppi giri di parole e sei andata direttamente al centro della storia! mi piace moltissimo *-* . -
‚Sherry.
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Non sono riuscita a capire immediatamente una cosa: è ovvio che lei si ammala di una qualsiasi malattia a lungo decorso che tu hai immaginato e che l'accidia viene dopo ma, a volte, sembra quasi che si sia ammalata di Accidia. Secondo me avresti dovuto puntare di più sulla "Malattia di Accidia" ma è solo un modo in cui io vedo la pigrizia C: è comunque una storia molto bella! . -
.Sanda è veramente stupenda ç_ç hai descritto il tutto senza troppi giri di parole e sei andata direttamente al centro della storia! mi piace moltissimo *-*
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Grazie a tutti!! Sono contentissima che vi sia piacuta. . -
kialovejapan.
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Wow! Ho gli sgrisoli!
Mii che pauuura!!!
(Dovete sapere che sono una terribile fifona, se guardo un film horror devo accendere tutte le luci nella stanza per non frami impressionare.. ) chiusa parentesi XD
Non voglio dire che fa paura, ma è un racconto che combinato con quella specifica musica trasmette un'angoscia e un dolore pazzesco...come appunto tu hai ben scritto una rosa appassita...
Apprezzo molto il tuo stile di scrittura!
Neanche 50 righe e hai trasmesso un botto di emozioni!!!
Compliments!!!
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Raisie•Blue.
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Non c'è che dire, davvero bellissima Sanda
il tono pacato, sconsolato, rievocano il suo abbattimento, la sua sconfitta interiore e questa frase riassume perfettamente il concetto.CITAZIONEHo cercato di lottare contro di lei, ma non ce l’ho fatta; lei è più forte di me: chi l’avrebbe mai detto che non ci fosse nessuna cura.
questa persona (anche se me lo immagino uomo <.<) si è totalmente arresa, si sta solamente facendo trascinare dalla corrente, dal movimento dolce delle acque che lo stanno conducendo verso la "destinazione finale", se così vogliamo chiamarla.
Cade nella fase vittimistica, dove si sente vittima della vita e della sua brutalità che si percepisce proprio grazie alla frase "chi l’avrebbe mai detto che non ci fosse nessuna cura".
Ho letto adesso la definizione accidia su wikipedia (non conoscevo il significato) e sembra riprenderlo bene il concetto di questa definizione: "Designa inoltre l'abbattimento, lo scoraggiamento, la prostrazione, la stanchezza, la noia e la depressione dell'uomo di fronte alla vita.
in conclusione, mi piace xD
hai descritto la visione del mondo agli occhi di una persona morta dentro, il che è molto triste çwç La vita gli passa accanto e lui la percepisce, è vero, ma non ci si aggrappa. Come se un autobus gli passasse davanti più volte e più volte lui decide di non salirci.
brava ancora
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.CITAZIONENon voglio dire che fa paura, ma è un racconto che combinato con quella specifica musica trasmette un'angoscia e un dolore pazzesco...come appunto tu hai ben scritto una rosa appassita...
Apprezzo molto il tuo stile di scrittura!
Neanche 50 righe e hai trasmesso un botto di emozioni!!!
Compliments!!!
Grazie!! Ho preferito non farla troppo lunga, perchè avevo paura che diventasse troppo dispersiva.CITAZIONEhai descritto la visione del mondo agli occhi di una persona morta dentro, il che è molto triste çwç La vita gli passa accanto e lui la percepisce, è vero, ma non ci si aggrappa. Come se un autobus gli passasse davanti più volte e più volte lui decide di non salirci.
Grazie di cuore!!
Sono contenta di essere riuscita a trasmettere al meglio le emozioni e le sensazioni del/della protagonista (non dico se è maschio o femmina xD).
Grazie infinite ad entrambe per i complimenti ♥
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