Russian soldier

One-shot | Drammatico | Song-Fict Contest

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  1. kialovejapan
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    Russian soldier
    jpg



    _autore:Kialovejapan
    _genere:Drammatico
    _rating:Verde
    _tipologia:One shot
    _breve descrizione:1812 La battaglia di Borodino tra francesi e russi si è da poco conclusa, un soldato russo si appresta a tornare a casa dalla sua famiglia.
    _note:One-shot scritta per il contest #06 . Leggetela con la canzone di sottofondo! E' un po' triste :(


    Nearer My God To Thee



    PROLOGO



    La battaglia di Borodino, conosciuta anche come la battaglia della Moscova, combattuta il 7 Settembre 1812, fu la più grande e sanguinosa battaglia di un solo giorno combattuta durante le guerre napoleoniche, coinvolsero più di 250.000 uomini.
    Venne combattuta tra l'Impero francese di Napoleone Bonaparte con i suoi alleati, e la Russia dello Zar Alessandro I vicino al villaggio di Borodino. La battaglia terminò senza grandi risultati tattici per nessuno dei due schieramenti. Le forze francesi sotto il comando di Napoleone Bonaparte non seppero infliggere all'esercito russo, comandato dal generale Kutuzov (67 enne, reduce dalla recente sconfitta in Austria, ad Austerlitz), la sconfitta decisiva, necessaria per concludere la campagna. La successiva ritirata dell'esercito russo dopo la battaglia fu imposta da ragioni strategiche e alla fine portò l'esercito di Napoleone al disastro.

    ----------------RUSSIAN SOLDIER----------------



    Il sergente Andrey era riuscito a scampare a quell'inferno, nella battaglia aveva perso tutti i suoi migliori amici, adesso si apprestava a seguire la Grande Armata in "grande ritirata", il generale Kutuzov cercava di limitare i danni, purtroppo era un dato di fatto i francesi erano troppo forti per il momento.
    L'inverno nella madre Russia era già in pieno sviluppo: nonostante fosse Settembre, in quella zona del globo terrestre il freddo colpiva come una peste bubbonica.
    I soldati avevano un equipaggiamento scarso e poco adatto, sì avevano una bella divisa verde..verde come la speranza, la gloria, la vittoria tutte caratteristiche mancanti purtroppo.
    Gli stivali di pelle neri erano estremamente larghi, con difficoltà si riusciva a camminare agilmente, la divisa militare era composta di un cotone di flanella spesso, ma con lo svantaggio di inzupparsi facilmente: se fossi caduto a terra, il tessuto si sarebbe inzuppato in un attimo e a fatica si sarebbe asciugato con l'umidità che c'era.
    Andrey si sistemò il colletto piu' in alto e si schiacciò piu' in basso il colbacco nero...Il vento soffiava come un dannato.
    L'unico rincuore che aveva Andrey era che era VIVO! Sarebbe tornato a casa dalla sua famiglia! Avrebbe riabbracciato la sua amata Diana! Avrebbe stritolato in un caldo abbraccio i figli Lev e Raisa, con le stesse braccia con cui aveva puntato il fucile contro gli ostili invasori francesi. Non sarebbe piu' ritornato sul campo di battaglia, troppe cose dolorose aveva dovuto sopportare in quei lunghi 10 anni di fedele e impeccabile carriera! Andrey stava ancora fantasticando sul suo rientro a casa quando si sentirono improvvisamente degli spari! "I francesi ci stanno attaccando!" disse qualcuno, il caos prese il sopravvento sull'ordinata marcia dei soldati, la fanteria si disperse da tutte le parti come tante piccole formiche quando un piede calpestava il loro formicaio, i generali, i capitani e le altre illustri cariche dell'esercito russo presenti in quel momento si riunirono velocemente, infine il Generale Zutuzov annunciò "Combattiamo miei prodi!" e sguainò la spada, a quell'azione i soldati si accesero di forza e coraggio. Andrey rimase immobile, era stanco di combattere, voleva solamente riabbracciare la sua famiglia! Così Andrey prese la sua decisione: vide un cavallo lo prese, vi montò sopra e sfrecciò lontano dalla battaglia che si apprestava ad iniziare, di nuovo! Andrey non aveva rimpianti, dopo anni passati a combattere per la patria le guerre, le battaglie, i ripetuti scontri avevano tutti assunto uno stesso significato: DOLORE e MORTE! Andrey galoppò ancora e ancora, passarono Soli, Lune, Stelle, lui non si sarebbe fermato, ad un tratto però dovette fare i conti con la ribellione del cavallo, il quale stremato, assetato e affamato dalla folle corsa, si alzò sulle due zampe posteriori e scaraventò il suo condottiero, Andrey cadde di schiena, sentì un crack sordo. "AAAAHHHH!" urlò il soldato, poteva sentire gli zoccoli del cavallo farsi sempre piu' lontani. Andrey perse i sensi, non seppe per quanto tempo; a un certo punto fu semplicemente svegliato da un freddo pungente: stava nevicando, Andrey era sdraiato sulla schiena, provò a muoversi ma niente, gli era impossibile, la brutta caduta gli aveva procurato una frattura alla schiena, era immobile, come la neve che ricadeva al suolo,era disperato non sapeva come uscire da quella situazione, nessuno lo avrebbe trovato: si trovava in mezzo ad un sentiero poco frequentato in mezzo ad una foresta di conifere. Andrey sentì le lacrime tagliargli il viso perpendicolarmente, "Voglio solo rivedere la mia famiglia!" disse disperato, ma nessuno rispose. Il Sole fece spazio alla Luna, la neve continuava a cadere, ormai il corpo di Andrey era avvolto da una coltre di neve, non sentiva piu' le dita di mani e piedi, Andrey cercò di muovere il braccio destro, voleva fare un ultima cosa, concentrò tutte le sue energie affinché la mano riuscisse ad afferrare quel piccolo portafogli, piano piano vi riuscì, poi con altrettanta fatica tentò di aprirlo, ed eccoli lì: la sua famiglia! Gli sorrideva felice! Era un ritratto dipinto sulla tipica carta spessa giallastra, la forma ovale allungata fungeva da cornice, era stata realizzata qualche anno prima quando ancora non c'era la guerra. Diana era una giovane donna bella e forte, portava come al solito i suoi bellissimi capelli mori legati in un'ordinata coda di cavallo,lui e lei si erano conosciuti negli anni dell'Università, poco prima che lui abbandonasse gli studi per dedicarsi completamente alla carriera militare, Diana era una sarta e stilista e cuciva le migliori sete di tutta la madre Russia, "Che Dio la benedica" sussurrò debolmente Andrey, accanto a lei la figlia Raisa! La sua piccola Principessa! Aveva preso tutti i lati migliori: aveva la bellezza della madre ma la forza di spirito del padre, essa, appena saputo della guerra, decise di arruolarsi come Crocerossina a Mosca, "Che Dio la benedica" disse in un sussurro il soldato, infine in mezzo alle due donne troneggiava il piccolo Lev: l'ometto di casa, sempre con la testa spettinata, una folta chioma bionda e riccioluta, era tutto suo padre: da grande avrebbe voluto diventare un Generale come suo padre "Che Dio lo benedica" disse ancora Andrey.
    Dopo aver dato un bacio al ritratto, con la speranza che il suo addio potesse raggiungere la sua famiglia, lontana chilometri e chilometri da dove lui si trovava, Andrey aspettò la morte, l'unica compagnia era la neve che leggera e magica cadeva soffice dappertutto: sugli alberi, sulle rocce, sul terreno, sul cappotto del soldato, sulla sua foto, sul suo viso..La gelida notte infine cristallizzò l'ultima preghiera del soldato: una lacrima scese dagli occhi del valoroso soldato infine egli spirò via.

    "Dedicato a tutti i soldati che hanno sacrificato le loro valorose vite in guerra."





    Licenza Creative Commons
    Russian soldier by kialovejapan is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.



    Edited by kialovejapan - 28/6/2012, 15:58
     
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  2. sylvain.
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    bellissima, veramente toccante! mi è piaciuta un sacco!!
     
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  3. kialovejapan
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    ^^ Grazie mi fa molto piacere!
    La prima one-shot russa piu' corta della storia!!!
    ^^
     
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    È piaciuta molto anche a me! ç.ç È la prima shot storica di questo tipo che leggo... complimenti è ben fatta, e ovviamente tristissima >.<
     
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  5. kialovejapan
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    Grazie Ryo!
    Così mi lusinghi!!! :head:
    ^^
    Mi fa piacere che la mia storia ha lasciato un segno! nella vita sono una burlona pazzesca ma chissà perchè ho questo paradosso: quando scrivo storie in genere la tematica è drammatica...=.=
    Non avevo messo nella presentazione che una delle mie passioni è anche la storia! Mi affascinano i racconti romani, greci, egizi, africani,maori e soprattutto russi...Tolstoy mi ha forgiato il cuore con il suo "Guerra e Pace"...spero di scriverne altre con tema storico...ma prima devo aspettare l'ispirazione... :tartagurina:
     
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    Eheheh, fsai pure con calma perché in genere vale la pena di aspettare che venga l'ispirazione piuttosto che buttarsi a capofitto senza un reale idea che ci coinvolge, se no poi magari, si perde pure l'interesse mentre si scrive xD È particolar eil tuo interesse per la storia °A° La maggior parte delle persone che conosco la odiano XD
     
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    Veramente toccante e commovente. Mi è piacuta molto. Brava ^^
     
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  8. kialovejapan
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    Grassie Sanda!! :heart:
    Sapete, ho fatto leggere la storia anche in famiglia ed ecco le loro impressioni in breve:
    1)mia madre: che toccante!! Bravissima!! :uk:
    2)mio fratello maggiore: ma chi l'ha scritto?!?! :ahah: (e gli avevo detto che era una storia scritta da me...!! Che tajo mio fratello!!! XD)
    Aah le piccole gioie di una novella scrittrice in erba!!!! :luluv:
     
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    è un mio difetto, e lo faccio anche con i libri. La prima cosa che leggo, spesso e volentieri è il finale. E posso assicurarti, che è un finale degno di essere chiamato così. Per non commentare il fatto che hai toccato un argomento molto importante e trattato con i guanti.
    I miei complimenti vivissimi davvero.

    Ps: adoro la russia =P per cui mi trovi anche di parte. ihi!
     
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  10. kialovejapan
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    ^^ anche io ho una pessima abitudine, quando acquisto un libro leggo non il finale ma i titoli dei capitoli per saziare la mia bramosa e incontenibile curiosità :perv:
    Sono lusingata dalle tue parole! :heart:
    Grazie di cuore! Lo apprezzo tanto!! ^^
    Wow che bello anche tu ami la Russia!!! :uk:
    :ooh: pensavo di essere una piccola particella di sodio come la pubblicità dell'aqua!! XD
     
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    se così fosse di particelle di sodio ce ne sono due u.u ahahahaha e ti dirò di più, il russo è nella lista delle lingue da imparare!
     
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    La storia è toccante e ben delineata. Secondo me l'unica pecca è la scarsa presenza di punti che spezzino i periodi, l'eccessiva presenza di punti esclamatici e incisi. Probabilmente è solo una questione di gusto personale X3
     
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  13. kialovejapan
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    CITAZIONE (Na’weh´ @ 27/5/2012, 17:42) 
    La storia è toccante e ben delineata. Secondo me l'unica pecca è la scarsa presenza di punti che spezzino i periodi, l'eccessiva presenza di punti esclamatici e incisi. Probabilmente è solo una questione di gusto personale X3

    Ciao Na'weh!
    Grazie per il tuo commento mi fa piacere che ti abbia colpito! ^^
    Mmh ho riletto attentamente seguendo il tuo punto di vista
    Con incisi ti riferisci alle virgole vero?! Se è così ti espongo la mia piccola tesi:
    prima di pubblicarlo ho letto attentamente e a voce alta per dargli la giusta punteggiatura,i punti mi sembravano "eccessivi" perchè chiudono una parte e ne aprono un'altra, o almeno così sono solita utilizzarli io un'alternativa era mettere una serie di puntini ma essendo una one shot storica sono volutamente rimasta su una scrittura classica e tradizionale. ^^
    Le virgole, se noti bene, sembrano tante ma non sono a caso: all'inizio seguono la marcia dei soldati, frenetica e veloce: i francesi li stanno ancora inseguendo! Dopo le virgole accompagnano la fuga del soldato, mentre per i punti esclamativi enfatizzano (o almeno ci provano XD) i punti importanti e chiave di questa storia: famiglia, dolore, morte, rimpianto, sconfitta.
    Forse sono troppi, non lo so, però quando si è presi dalla "foga di scrivere" si puo' esagerare anche se in questo caso ho cercato di trattenermi e rimanere equilbrata rispetto ad altre storie che sto scrivendo (sono molto eclettica e poco ortodossa XD)
     
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  14. Nim
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    Molto bella e molto triste. Forse un po' troppe cose concentrate e veloci ma alla fine, complice quel crack mortale, si ha un arresto brusco che da il tocco giusto all'intero pezzo ^^

    Solo un particolare. Avendo il papà fotografo mi è parso strano che il personaggio tirasse fuori una foto, perchè all'epoca non esistevano ancora... ovvero, esistevano già i primi rozzi esperimenti, ma la macchina fotografica si può dire sia nata nella seconda metà del 1800. Ma al massimo puoi sempre cambiarlo con un ritratto dipinto, che all'epoca era molto in voga!
     
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  15. kialovejapan
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    CITAZIONE (Nim @ 14/6/2012, 12:07) 
    Molto bella e molto triste. Forse un po' troppe cose concentrate e veloci ma alla fine, complice quel crack mortale, si ha un arresto brusco che da il tocco giusto all'intero pezzo ^^

    Solo un particolare. Avendo il papà fotografo mi è parso strano che il personaggio tirasse fuori una foto, perchè all'epoca non esistevano ancora... ovvero, esistevano già i primi rozzi esperimenti, ma la macchina fotografica si può dire sia nata nella seconda metà del 1800. Ma al massimo puoi sempre cambiarlo con un ritratto dipinto, che all'epoca era molto in voga!

    Grazie dei complimenti Nim!! ^^
    Si in effetti avevo dei dubbi quando scrissi la storia... non ero sicura della foto, ma grazie...è verissimo! Andavano molto in voga i ritratti!! Con quelle tipici forme ovali allungate colore marroncino carta giallastra un po' spessa....ce l'ho nella mente adesso vado a modificare il pezzo!
    Grazie ancora!!!
    Baci :*
     
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14 replies since 15/5/2012, 19:06   181 views
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