Apostrofo. Quando si usa o non si usa l’Apostrofo?

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    Poiché è frequente la confusione tra Accento e Apostrofo, ecco un elenco di parole che vanno sempre e solo scritte CON APOSTROFO, anche se, parlando, sembra che siano parole accentate, ma, scrivendo, bisogna, invece tenere conto del loro significato (gli esempi aiutano a comprendere):

    da’ – es.: Carla, da’ il libro a Giovanni!

    di’ - es.: Mario, di’ con parole tue cosa hai capito

    fa’ - es.: Muoviti, fa’ in fretta, perché è tardi

    mo’ - es.: Dire a mo’ d’esempio

    po’ - es.: Un po’ di pane

    sta’ - es.: Marco, sta’ fermo, per piacere!

    va’ – es.: Fabio, va’ dritto a casa e non fermarti per strada



    Particolare attenzione va prestata al modo in cui si scrive l’articolo indeterminativo UN / UNO, UNA / UN’ quando la parola che segue inizia con vocale.

    Ecco degli esempi:

    * un altro, un asino raglia, un elefante nella boscaglia, un orso marsicano, un intelligente progetto, un ulteriore rinvio.
    In questi casi l’ARTICOLO è MASCHILE e NON VIENE APOSTROFATO.

    * un’amica sincera, un’edera rampicante, un’orsa e i suoi orsacchiotti, un’ira improvvisa, un’uva molto matura.
    In questi casi, poiché l’ARTICOLO è FEMMINILE, VIENE APOSTROFATO.

    Quando UN / UN’ fanno parte di aggettivo o pronome composto, seguono la stessa regola ortografica.

    es.: qualcun altro dica pure queste sciocchezze
    nessun uomo dorma in questi momenti tragici
    qualcun’altra ti amerà più di me?
    nessun’altra nuotatrice ha mai vinto quel premio

    ATTENZIONE!

    * Non bisogna mai apostrofare la consonante “C” seguita dalle forme verbali del verbo avere inizianti per “h” oppure davanti a parole inizianti con vocale “a” / “o” / “u”.
    Per esempio, “che c’azzecca” è sbagliato, oppure “c’ha detto” o ancora “c’udirai” (nel senso di “ci, cioè a noi, ha detto” e “ci udirai, cioè udirai noi”).
    La particella pronominale “CI” NON si apostrofa MAI e non conserva suono dolce nei casi suddetti!

    * Gli aggettivi TALE e QUALE seguiti da parola iniziante per vocale NON SI APOSTROFANO MAI, neanche se seguiti da parola femminile.
    Quando appaiono nella forma TAL o QUAL hanno subito un troncamento, non un’elisione e quindi NON si apostrofano.

    * L’articolo maschile plurale GLI si apostrofa SOLO davanti a parola che inizia per “i”
    es.: gli inglesi oppure gl’inglesi
    Ma scriveremo: gli amici, gli ospiti, gli uccelli, gli elefanti…
    E’ appena il caso di ricordare che davanti a “z”, “x”, “gn”, “ps”, “s + consonante (s impura)” si usa sempre l’articolo “gli”.
    es.: gli zoccoli, gli xenofobi, gli gnocchi, gli gnomi, gli psichiatri, gli psicologi, gli sciocchi, gli spensierati, gli stupidi, …

    * Gli articoli LO e LA si apostrofano davanti a parola iniziante per vocale.
    es.: l’angelo, l’esquimese, l’ordine, l’intrigo, l’usciere, l’amica, l’edera, l’organizzazione, l’istrice, l’uva

    fonte: RaccontiOltre

     
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