To become a mother.

NON PARLO
SE NON MI FIDO,
OSSERVANDO IL MONDO CHE MI CIRCONDA

RUOTO CON LUI
SENZA FERMARMI
STANDO IMMOBILE

SU UN DIVANO QUALUNQUE
LE MANI SULLE GINOCCHIA:
ESILI DITA.

CHIEDENDOMI A CHI POSSO DARE FIDUCIA
A CHI POSSO PARLARE
PICCOLE SILLABE

NON DI PIU’.

NON RIESCO.
FINGO DISTRAZIONE
RESTANDO CONCENTRATO

GHIGNO,
ATTIRANDO ATTENZIONE
CAMMINANDO

UN PO’ PIANO
UN PO’ VELOCE,
DIVENTANTO COME GLI ALTRI
UN RAGAZZO NORMALE
PER POCHI MINUTI

ANCORA

CHI SAREI STATO
SE NON FOSSI NATO SBAGLIATO
PER IL DESTINO

CHE E’ LA MIA VITA.

…

MA TI GUARDO SEDUTO
AL SOLITO POSTO
POSTAZIONE CHE NON CAMBI

ABITUDINARIO NELLA DOLCEZZA DEI TUOI OCCHI
ABBANDONANDOMI ALLA PROFONDITA’ DEL COLORE CHE HANNO.
SGUARDO DI CIOCCOLATO

SORRISO FURBESCO CHE ATTIRA L’ATTENZIONE.
APRENDO LA PORTA,
VOLTANDOMI REPENTINA VERSO TE

LASCIANDO CHE LA SITUAZIONE MUTI
DRASTICA
ATTORNO A NOI.

NON PIU’ SOLI
IN COMPAGNIA
ASSIEME A CHI CONOSCI DA MOLTO TEMPO

TRA NOI, COME AMICI
E COME NEMICI.
CHI SI INSINUA PER ASSECONDARTI
E CHI TRAPANA PER TORTURARTI.

AMARA TORTURA
ATROCE DOLORE
QUANDO DA GRANDE

RAGAZZO DOLCE
DIVIENI PICCOLO
NEONATO ALLE PRESE CON I PRIMI PASSI.

MANI MORBIDE
PAFFUTE, COME IL VOLTO
MUTANDO NELLA FORMA

NELLE SFUMATURE.
TI AVVICINI
GATTONANDO COME SAI FARE

A ME.
CHINANDOTI AI MIEI PIEDI
SOLLEVANDO UNO SGUARDO SMARRITO.
MI PERDO COSI’ IN QUEL DESERTO,

IN QUELLA DISTESA INFINITA CHE DAL COLORE DELLA TERRA
DIVIENE DISTESA PROFONDA D’ACQUA
E LACRIMANO

I TUOI OCCHI LACRIMANO COME NON HANNO MAI PIANTO
E ANCORA DI PIU’
SEI PROTESO IN AVANTI

VOLENDO UN MIO ABBRACCIO.

E TI STRINGO ALLORA,
PER CAPIRE
PER COMPRENDERE CIO’ CHE NON MI E’ DATO SAPERE.

ASCOLTANDO TE,
DI VOCE PROFONDA, E NON D’INFANTE
QUANTO GRANDE SIA LA TUA PAURA

DI QUANTO TU ABBIA CERCATO
IN QUESTI ANNI
DI SCAPPARE

DI ALLONTANARTI DA GENITORI,
DA UNA MADRE
ED UN PADRE
CHE NON SONO I TUOI.