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Quando scriviamo poesie, se siamo alle prime armi, di solito tendiamo a scrivere di getto e a commettere errori senza neppure rendercene conto. Vediamo insieme alcuni di questi "sbagli di gioventù".
Abusare della punteggiatura
Non è un errore "poetico", ma uno sbaglio che non va mai fatto in nessun caso, neppure se si sta scrivendo una lettera o un romanzo. In particolare, i punti esclamativi e interrogativi vanno inseriti una sola volta.
L'unica eccezione è rappresentata dai puntini di sospensione. In quel caso, si inseriscono tre punti di seguito.
Usare il linguaggio Sms
Abbreviazioni come "Cmq" , "qnd", "xchè" o "TVB" sono da evitare come la peste. Se volete essere poeti, dovete imparare a scrivere correttamente in italiano.
Usare l'apostrofo al posto dell'accento
Può sembrare banale, ma bisogna capire che l'apostrofo e l'accento sono due cose diverse. Seguendo una prassi consolidata, molte persone usano l'apostrofo al posto delle lettere accentate (esempio: sara' al posto di sarà). La cosa può essere tollerabile quando si scrive su un blog o su un sito, ma mai quando si propone un testo a un editore o quando si sta scrivendo un documento importante.
Voler spiegare tutto
Le persone insicure a volte tendono ad assicurarsi continuamente che gli altri abbiano capito cosa volevano comunicare. La stessa cosa avviene con la poesia, quando ci si domanda: "Ma questo verso è abbastanza chiaro nel significato?". Così facendo si finisce per modificare la poesia per renderla più "comunicativa".
Questo è spesso uno sbaglio, perchè dobbiamo prima capire che un po' di "mistero" rende tutto più interessante. Specificare troppo alcuni concetti porta ad allungare i versi e a renderli banali e poco scorrevoli. Così come una poesia troppo criptica rischia di diventare incomprensibile, allo stesso modo un'altra troppo semplice e "raccontata" diventa inesorabilmente pesante e prosastica.
Meglio spiegare poco e dare ai versi un'impronta stilistica con figure retoriche, musicalità e, soprattutto, parole in grado di stuzzicare emozioni e immagini. Ricordate sempre che il lettore vuole prima di tutto sognare ed elaborare le immagini e non farsele raccontare.
Scrivere solo poesie d'amore
L'animo e il cervello umano sono in grado di ricevere e vivere tanti tipi di emozioni. E allora perchè scrivere banalmente soltanto poesie d'amore? Il poeta vede e sente tante cose che le persone con poca sensibilità non percepiscono. L'amore invece viene provato da tutti nel corso della vita. Quindi, da veri poeti, perchè non esternare e mettere su carta tante emozioni ed esperienze diverse? Non si crescerà mai dal punto di vista letterario se ci si ostina a scrivere sempre e solo di un preciso argomento. Soprattutto, si rischia di diventare monotoni.
Scrivere per pubblicare
Questo è l'errore peggiore che si può commettere. I poeti non scrivono per diventare famosi e pubblicare libri!
Pubblicare è un qualcosa in più, ma non può e non deve diventare lo scopo della scrittura, in nessun caso! Si scrive per esprimere se stessi, per esternare emozioni, per scuotere le masse, per condividere un dolore o per molti altri motivi, ma mai per pubblicare.
Se poi si sente questo desiderio, non c'è nulla di sbagliato nel provarci, anzi! Ma ostinarsi nello scrivere per farsi notare e pubblicare un libro porta inesorabilmente a non migliorarsi mai e a perdere di vista tutto ciò che di bello la poesia e la scrittura in generale possono offrirci. Ci vuole umiltà per essere poeti.fonte: L'isola della poesia
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