Guilty of Sin

storia a capitoli || arancione || thriller

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    Guilty of Sin



    _autore: bea
    _genere: giallo / thriller
    _rating: arancione
    _tipologia: storia a capitoli
    _breve descrizione: "Nel borgo di Haringey esistevano quattro gang, almeno fra quelle più famose, ma solo due erano degne di nota: la GunShots, di cui Ryan era il leader, e la SevenDeadlySins, di Tottenham Green.
    Tottenham Green contava circa 12,000 abitanti ed era il tipico distretto londinese segnato da criminalità organizzata e differenze razziali.
    La SDS' era l'emblema di queste differenze culturali e l'etnia dei sette componenti costituiva motivo di astio fra le due gang."

    _note: Premessa: pubblico il prologo ma non so quando arriverà il resto perché:
    a- sono in fase PAM
    b- devo prima finire Porcelain sennò mi sgozzano.
    Detto ciò avete capito bene (???) è una sorta di seguito di SDS. C'è un piccolo collegamento nella storia ma può essere letta anche da chi non ha seguito l'altra. Il tema però rimane quello dei sette peccati capitali **
    Per chi fosse interessato: seven deadly sins. Bye D:
    PS: CI SONO TANTE PAROLACCE, SE VI OFFENDONO VI DICO DI NON LEGGERE >.<


    Prologo


    Tutti a Wood Green lo conoscevamo come Ryan Bravery, un ragazzo senza paura che della legge se ne era sempre fottuto altamente.
    Era cresciuto in una normalissima famiglia borghese di Londra ed era il tipico ragazzo privo di qualsiasi ambizione lavorativa.
    Ryan non sognava di abbandonare la propria città, o il proprio distretto, di farsi un futuro come medico, avvocato o cazzate del genere. Lui stava bene a Wood Green, quello era il suo mondo, la sua casa.
    Quando quell'anno mi proposero di infiltrarmi nella sua gang non ci pensai due volte: era la mia grandissima occasione da giornalista emergente.
    Quando accettai non avevo alcuna idea della merda in cui mi sarei ritrovato a nuotare.
    La vita di strada cambia chiunque, nel bene e nel male, ti entra dentro, ti plasma l'anima, te la sporca irrimediabilmente. Sulla strada vedi comparire i tuoi peggiori incubi, li vedi materializzarsi e non hai altra scelta se non affrontarli, combatterli, o morire nel tentativo.
    Non conoscevo Ryan Bravery e non sapevo se prima di entrare in quello stile di vita fosse stato un bravo ragazzo, sapevo solo che se lo era mai stato ora non era altro che un pallido ricordo.
    Ero entrato nella sua gang, la GunShots (chiamata così per il loro marchio inconfondibile: i colpi di pistola con cui chiudevano tutti i loro conti in sospeso), da circa due mesi quando tutto ebbe inizio.
    Perché Ryan Bravery il suo soprannome se lo meritava: quella testa di cazzo non aveva paura di niente, neanche della morte.
    Aveva programmato quella “gita” a Tottenham da una settimana, lo aveva fatto nel minimo dettaglio, e alla fine il giorno era arrivato.
    Era montato sulla sua Chevrolet Impala del '67, rigorosamente nera, aveva caricato la pistola, ed era partito a tutta birra, probabilmente correndo verso la morte.
    L'adrenalina lo infiammava, gli faceva tremare le mani, e lo faceva sudare come un maiale. Ma non era paura, la sua. Era vibrante eccitazione, l'unica cosa che sembrava farlo sentire veramente vivo.
    Nessuno di noi andò con lui, ce lo aveva proibito, ma seguimmo la sua macchina fino al varco con Tottenham Green con la speranza di vederlo tornare indietro.
    Persino io ci speravo e non perché tenessi a Ryan in modo particolare, ma perché avevo paura, una fottuta paura, di quello che sarebbe successo nel caso contrario.
    Nel borgo di Haringey esistevano quattro gang, almeno fra quelle più famose, ma solo due erano degne di nota: la GunShots, di cui Ryan era il leader, e la SevenDeadlySins, di Tottenham Green.
    Tottenham Green contava circa 12,000 abitanti ed era il tipico distretto londinese segnato da criminalità organizzata e differenze razziali.
    La SDS' era l'emblema di queste differenze culturali e l'etnia dei sette componenti costituiva motivo di astio fra le due gang.
    Ryan Bravery era un razzista, un purista della razza, una feccia che si credeva superiore solo per il colore della pelle o dei capelli. Come se essere biondo e color latticino lo rendesse meno cazzone.
    I membri della sua gang non si erano scelti, era stato lui a farlo, a selezionarci tutti in base ai suoi criteri di merda: colore della pelle, orientamento politico, orientamento religioso, tonalità dei capelli.
    Eravamo tutti bianchi, alcuni di noi persino cadaverici, atei e anarchici. O almeno così ci piaceva credere.
    Quel giorno il cazzone non era entrato a Tottenham giusto per farsi un giro, era alla ricerca del ritrovo della SDS' così che nei giorni a seguire avremmo potuto attentare alla loro vita e sbarazzarci per sempre del loro predominio su quell'area.
    A me personalmente era sembrato un piano di merda, ma non avevo neanche provato ad esprimere la mia idea.
    In realtà delle sorti della gang me ne fregava ben poco, ormai avevo quasi tutto il materiale che mi serviva per uscire vittorioso da quell'esperienza di merda. O almeno lo credevo prima che si scatenasse l'inferno.
    La rivalità fra Wood Green e Tottenham Green era controllata dalle due gang e tutti sapevano che non era solo questione di predominio sull'area. Era molto di più: era politica.
    Agli occhi di Ryan Bravery la SDS' era il simbolo perfetto dell'inquinamento razziale che aveva subito l'Inghilterra negli ultimi trent'anni.
    Nel suo mondo immaginario Bravery vedeva un'Inghilterra di bianchi priva di criminalità organizzata. Neanche fossero le altre etnie ad averlo messo sulla strada a spacciare droga, a sparare a chiunque gli facesse un torto.
    Ryan era il tipico ragazzo dotato di scarsa intelligenza che dava la colpa a tutto e tutti per le proprie azioni, come se non avesse un cervello pensante per distinguere la differenza fra giusto e sbagliato.
    Ai suoi occhi la SDS' non aveva neanche l'aspetto di una gang degna di questo nome.
    Non avevano alcun segno distintivo, nessuno sembrava conoscere le loro vere identità a Tottenham Green, ma a Wood Green sapevano benissimo chi fossero, e si comportavano come delle fottutissime cheerleader.
    I membri della SDS' erano sette, come i sette vizi capitali, ed erano conosciuti in giro tramite i loro soprannomi, che portavano stampati a caratteri cubitali su delle felpe di quarta mano.
    Non li aveva visti quasi mai senza quella schifosa felpa, aveva avuto modo di vedere i loro volti in rare occasioni, quando decidevano di non portare il cappuccio tirato fino agli occhi, neanche fossero angeli della morte con una cazzo di ascia lunga due metri.
    Io personalmente in quei due mesi non li avevo visti neanche una volta, tanto che mi ero chiesto più volte se non fossero frutto della mente malata di Ryan.
    Ma in compenso avevo ricevuto una descrizione accurata di ognuno di loro, condita con i pensieri di Bravery in merito.
    Me li aveva sciorinati un po' a caso una sera, all'improvviso, dopo qualche birra di troppo, e se non fosse stato per il fedele registratore non avrei ricordato neanche una di quelle descrizioni colorite.
    - Devi imparare a guardare con la mente, e non solo con gli occhi. Potresti incontrarli per caso e non riconoscere quelle dannate fecce felpate.
    Perché lui sapeva guardare con la mente, ovviamente.
    Mi chiesi mille volte, trattenendo le risa, se si rendesse conto delle cazzate che continuava a sparare senza ritegno.
    - Quello che potresti incontrare con più probabilità qui a Wood Green è Greed, quella fottuta feccia bianca traditrice. Il suo vero nome è Luke Dover, primogenito del Dover imprenditore, quello pieno di soldi. Quella feccia di Dover ha antiche origini inglesi, ma ha deciso di buttarle nel cesso schierandosi con quelle merde colorate di Tottenham. Quale inglese degno di questo nome tradirebbe così la propria nazione, eh?
    E così dicendo picchiò con un pugno sul tavolino, facendo saltare via la birra dal boccale.
    - Quello più difficile da riconoscere, e per questo devi tenere a mente quello che sto per dirti, è Envy. Il suo vero nome è Alex Costa, è in affido in una famiglia di musulmani, ma lui è di origini argentine. E' una feccia colorata, scialba, estremamente magra e praticamente privo di muscolatura. In poche parole un tipo qualunque. Porta la frangia nera da emo taglia vene, tipo quel frocio di Bieber. Senza quella cazzo di felpa è impossibile notarlo. Non ho idea di che cazzo ci faccia dentro quella gang di vagine isteriche. E' innocuo, come un bambino che gattona. E' l'unico di cui non devi avere neanche un minimo di paura. Potresti spaventarlo con uno sguardo intenso se ti ci mettessi d'impegno. Edward portami una cazzo di birra!
    Tracannò quanto rimasto nel boccale e accentuò l'ordine fatto poco prima con un gesto della mano.
    - Poi c'è Gluttony, detto Gluts, il suo vero nome è Chris Lawrence, suo padre è un inglese traditore che ha sposato una messicana del cazzo. Il suo soprannome non ha un fottuto senso: è un tipo palestrato abbastanza magro, più magro di te di sicuro, e non l'ho mai visto ingozzarsi da qualche parte. Come minimo lo avranno chiamato così per disperazione, tanto per fare le fighette. Non potevano certo prendere un ciccia bomba nella loro gang, ti pare? Come cazzo faceva dopo a sfuggire alla polizia?
    Alzò il dito medio verso Edward e tracannò metà della birra che gli era stata appena portata.
    Ryan aveva un modo tutto suo per ringraziare: ti mandava a fanculo a parole o a gesti. Ma per lui un vaffanculo era un grazie bello e buono.
    “Perché lo devono decidere gli altri che cazzo di parola devo usare per ringraziare?”, era così che si era sempre giustificato. Una mente geniale.
    - Poi chi altro c'è? Ah sì, quel frocetto di Lust - che poi Bravery non era razzista solo in base al colore della pelle, ma anche in base all'orientamento religioso, anche se era un cazzo di ateo, e all'orientamento sessuale. Una specie di nazista, anche se odiava pure quelli.
    - Il suo vero nome è Jared Morales. E' una puttana che se la fa con uomini, donne, travestiti, ci manca solo che si scopi i cani, per non farsi mancare niente. Credo che sia una specie di gigolò. Uno che si fa pagare per prenderlo nel culo, ti rendi conto? Le ragazze gli muoiono dietro a quella feccia marrone. Ha i capelli lunghi scuri, come gli occhi, ed è un tipo palestrato. Sicuramente non passerebbe inosservato a Wood Green infatti non c' ha mai messo piede, quel codardo di merda.
    Sputò in terra con aria contrariata e si accese una sigaretta prendendosi qualche minuto di tempo per radunare le idee su chi era rimasto da elencare.
    - Poi c'è Sloth, Freddie Herrera. Quello è una cazzo di montagna umana! Ha i capelli corti scuri, come gli occhi. Ha ripreso dal padre, non da quella vacca di sua madre, inglese traditrice di merda. E' un fattone. Quello più che spacciarla la droga se la fuma. E' un innocuo del cazzo, credimi. Se ci si mettesse di impegno potrebbe stritolarti con la mano ma è sempre talmente fatto che se ne sta in un angolo a guardare i suoi compagni che si massacrano. Fra lui e Alex è una gran lotta all'inutilità della loro presenza.
    Chiuse gli occhi aspirando il fumo della propria sigaretta e scoppiò in una risata sguaiata. Quando i suoi occhi saettarono su di me fui costretto a ridere a mia volta, anche se non c'era assolutamente un cazzo da ridere.
    - I prossimi due di cui ti parlo sono gli unici degni di nota in quel club di vagine, ricordartelo. C'è Wrath, vero nome Kurt. In cinque anni e passa non siamo neanche riusciti a scoprire quale cazzo è il suo cognome. E' un tipo irascibile, è l'unico soprannome degno di nota che sono riusciti a cavar fuori. Non è molto scuro di carnagione, ha gli occhi chiari, sicuramente uno dei due genitori è inglese. Non è gigantesco, ma quando mena ci sa fare, fattelo dire da uno che le ha prese da lui. I suoi pugni si sentono e pure parecchio. Se lo incontri non ti far passare per la testa di affrontarlo a corpo a corpo, sparagli un cazzo di proiettile in fronte e sparisci.
    Spense la sigaretta con un gesto automatico e si appoggiò con entrambi i gomiti sul tavolo, guardandomi dritto negli occhi.
    - Il capo della gang è Pride, il suo vero nome è Nick Gutierrez, suo padre è argentino e sua madre ha origini spagnole. E' ben piazzato, alto quanto me, forse poco di più, capelli ed occhi scuri. E' il meno prudente fra tutti loro, spesso se ne va in giro senza felpa e senza cappuccio, per farsi riconoscere. Ma non è uno stupido. E' il più furbo di tutti loro, senza rendertene conto riesce a rigirarti come un calzino. E' una lepre del cazzo, si batte quasi meglio di Kurt. E' uno che analizza molto, se non sei capace di tirare pugni con cognizione di causa ti conviene lasciar perdere. Quella merda riesce a prevedere ogni tua cazzo di mossa, pure se hai intenzione di sparargli.
    L'ultima volta che ci siamo incontrati gli ho sparato un colpo dritto al cuore e quella merda è riuscita a spostarsi in tempo, così che gli si è piantato nel fottuto pettorale ed è ancora vivo e vegeto.
    Così aveva concluso il suo discorso e senza aggiungere altro se n'era andato. La sua spiegazione non era di certo esauriente, non avrei potuto riconoscere nessuno di loro da quella descrizione di merda. Se avessi incontrato Kurt, o Alex, o Chris non l'avrei mai saputo allora, senza conoscere i loro volti, senza leggere i loro nomi sulle felpe.
    Oggi sarei in grado di riconoscere i loro visi in mezzo a milioni di persone. Oggi i loro volti continuano ad ossessionarmi anche quando dormo.
    Così Ryan Bravery aveva ideato il suo piano di merda e girava tranquillo per le strade di Tottenham con una mano sul volante e l'altra sulla pistola, pronto anche a fare una strage.
    Accadde in fretta, in realtà: lo vide, con i suoi capelli biondi, una mozzarella fra biscotti al cioccolato, Luke traditore Dover, che si muoveva veloce verso un palazzo apparentemente abbandonato con la vernice scrostata color vomito.
    Rallentò e lo seguì con lo sguardo fino a quando non lo vide fermarsi e guardarsi attorno, prima di accendersi una sigaretta.
    Che cazzo ci faceva un ricco inglese davanti a un palazzo andato in malora? In quel momento ebbe la certezza di aver identificato la posizione del ritrovo della SDS'.
    Scoppiò in una risata ed ingranò la quarta per filarsela. Fu allora che i suoi occhi incontrarono quelli di Luke e vide il terrore dipingersi sul suo viso.
    - Cosa cazzo ci fai qui, feccia di merda?
    Gli urlò contro recuperando il telefono da i pantaloni.
    -Mi godo il panorama di merda, checca del cazzo!
    Accelerò a tutta birra e in men che non si dica si lasciò alle spalle Luke ed il suo dito medio alzato.

    - Cazzo Nick, quello conosce il nostro covo, porca puttana!
    - Quanto volte ti ho detto di tenere quei cazzo di occhi aperti?!
    - L'ho fatto porca puttana!
    I loro visi si avvicinarono e per un attimo Luke temette che Nick gliele avrebbe suonate di brutto.
    - Te l'avevo detto che non lo dovevamo prendere un cazzo di bianco nella nostra gang!
    Irruppe Kurt facendosi più vicino.
    -Vaffanculo! Ne ho piene le palle di questa storia! Non ci abito più a Wood Green porca puttana, quando la smetterai di vedermi come un cospiratore?
    - Quando non succederanno più queste cose!- urlò in risposta lui prendendolo per il colletto della camicia.
    La mano di Nick si frappose fra loro, dividendoli.
    - Non abbiamo tempo per queste scenate. E' successo e basta. Dobbiamo attaccarli prima che lo facciano loro. Fra tre giorni. Noi conosciamo già dov'è il loro ritrovo, anche se loro non lo sanno.

    Ryan rientrò con un sorriso sfacciato sul viso e la sigaretta fra le labbra.
    - E' fatta. Distruggeremo quelle merde!
    Mi sfuggì un'involontaria risata isterica nel vederlo riapparire.
    Avevo pensato che se non fosse tornato sarebbe stato un casino, ma non avevo pensato a cosa sarebbe potuto succedere se avesse scoperto il loro covo.
    Una cosa era certa: dovevo tirarmi fuori da quella gang prima che decidessero di andare incontro alla morte, armati di pistole fino ai denti.
    Che senso aveva scrivere l'articolo del secolo per poi morire due giorni dopo?
    Ma quella sera mi resi conto che non potevo tirarmene fuori, non a quel punto, probabilmente mai più: sarei morto comunque.
    Quella sera mi sentii per la prima volta risucchiato dalla strada e capii: una volta entrato nel covo dei leoni non c'è modo di uscirne. O ci resti e provi a farti accettare, o provi ad andartene e crepi nel tentativo.
    - Quando?
    Chiese in un soffio Edward fremendo sulla sedia. Si stava torturando le mani come faceva sempre quando era eccitato e le sentiva prudere dalla voglia di picchiare persone a caso.
    - Questo venerdì.
    - Fra tre giorni?! Ma non è presto?
    Rob si alzò dalla sedia avvicinandosi a Ryan, quasi volesse provare a farlo ragionare. Come se ci fosse la vaga speranza.
    - Sono anni che aspettiamo questa occasione Rob, non fare la femmina piagnucolona e non rompere il cazzo!
    I loro nasi si toccarono per un istante e Rob fu costretto ad indietreggiare annuendo, degno di una pecora qualunque.
    Tre giorni. Era quanto mi restava per scrivere l'articolo, per mandarlo, per chiedere aiuto, per restare in vita.
    Il countdown era partito ed io avevo una fottutissima paura di crepare.


     
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    Come ti ho già detto, mi piace moltissimo il prologo di questa storia. Così interessante, da farti lasciare col fiato sospeso.

    E' un idea veramente intelligente quella di fare in modo che i sette peccati rendano ancora più forti e minacciosi i ragazzi, invece di indebolirli. Sono i loro punti di forza e non i loro punti deboli.
    E' diversa rispetto all'altra storia, però in modo positivo.

    Non vedo l'ora che tu finsca Porcelain (sono curiosa di vedere come la concluderai), così inizi a postare questa storia.

    :heart: :heart: :heart:
     
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    No ma, io ho risposto e non ha inviato D: Va beh XD
    Grazie mille Sanda ** sono contenta ti piaccia perchè a me fa impazzire questa storia, LOL Mi divertono troppo *ççç*
     
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  4. lee‚
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    CITAZIONE
    Ha i capelli corti scuri, come gli occhi. Ha ripreso dal padre,

    Penso intendessi "preso".

    A parte questa piccola correzzione, letto il prologo e devo dire che mi intriga parecchio! u_u
    Mi piace anche il modo in cui hai deciso di iniziare la storia, ovvero parlandone dagli occhi esterni di un giornalista, e non subito da uno dei personaggi...u_u
    Hai dato l'imput per qualcosa che immagino sarà piuttosto interessante!
    Ovviamente mi ci vorrà un po' per ricordarmi i nomi e collegarli ai vizi, ma pian pianino ce la farò!! xDD
    Insomma, mi piace! E spero avrai modo di proseguirla al più presto...anche se di mezzo c'è Porcelain e il tuo blocco...xDD Quindi bè, direi che non mi resta che aspettare!! ♥♥ Non troppo però, EH?! ♥
    Chu. Bravissima! xD
     
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    Mh sì e no XD Cioè da me si dice "riprendere" nel senso di avere una caratteristica di un parente XD Forse si dice solo da me D:
    Grazie Lau ** Spero di cominciare presto anche io ** Ho in mente qualcosa di particolare per questi ometti ♥
    Avrete modo di conoscerli molto bene e ad ogni pg ho già trovato il visotto quindi ve lo troverete spiaccicato là ad ogni capitolo, LOL.
     
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    Premessa: pubblico il prologo ma non so quando arriverà il resto perché:
    a- sono in fase PAM

    PAM? .^. what's?

    CITAZIONE
    Ryan era il tipico ragazzo dotato di scarsa intelligenza che dava la colpa a tutto e tutti per le proprie azioni, come se non avesse un cervello pensante per distinguere la differenza fra giusto e sbagliato.

    Uno zuccherino, proprio! <3
    W Ariel Wright! Ahahah *ha già infettato tutta Londra!*

    CITAZIONE
    Non potevano certo prendere un ciccia bomba nella loro gang, ti pare? Come cazzo faceva dopo a sfuggire alla polizia?

    Ahahahahah X°°D
    ma chi è questo?? Mio cugino??? (sì, ne ho uno che ne spara di cazzate...! *vergogna*)
    Caz*ooooooooooo... ma sai che se lo guardo ci somiglia davvero??? °A°



    CITAZIONE
    “Perché lo devono decidere gli altri che cazzo di parola devo usare per ringraziare?”, era così che si era sempre giustificato. Una mente geniale.

    *Sghignazza* x°°°D

    AHahah che dire??? Si prospetta una storia moooooooooooolto interessante! Bel prologo!! XDD
     
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    PAM: presa a male, LOL e' una parola che usa una ragazza che conosco su FB e mi pareva molto adatta XD
    Grazie Riri *^*
    A me Ryan fa crepare perché mi permette di scrivere stupidaggini in tutta tranquillità, LOL
    Poi il POV di Topher è fantastico per me, LOL
    Spero di continuarla presto **

    PS: presentami tuo cugino O_O
     
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    Ahah sìììììììì il POV di Topher mi è piaciuto un sacco!!! xDD

    Posso fartelo vedere XDD

    A me sembra che il profilo del naso e delle sopracciglia siano abbastanza simili XD le labbra un po' meno ma me lo ricordano comunque anche se in questa foto lui sorride, quindi non si nota gran che XD ma ha la M del labbro superiore abbastanza pronunciata eheh *-*
    Però quello della foto è più figo *ç* almeno non è mio cugino....! ahah XD
     
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  10. Dolphinus
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    Letta tutta d'un fiato proprio ora e ne sono rimasto colpito molto positivamente xD
    Non so proprio però da dove iniziare a parlarne, mi intriga tutto troppo per poter iniziare da un solo punto xD
    Probabilmente quello che mi piace più di tutto é che il genere, almeno in questo prologo, si avvicina molto al noir e... ci piace il noir xD
    Poi i due personaggi principali, almeno credo, Ryan e il giornalista che, da quello che ho potuto capire dagli altri commenti, si chiama Topher, no? Sono fantastici oltre che essere inquadrati in modo perfetto.
    Poi c'é il fattore parolacce che, nonostante siano presenti in quantità industriali, non stonano mai e sono sempre al posto perfetto, complimenti. Secondo me quella era una delle cose più difficili da non sbavare.
    L'unica cosa che mi lascia un po' l'amaro in bocca é il fatto che é contemporanea. Forse per le tematiche di razzismo e di gang rivali che si affrontano, di mafia e di traffici di droga, l'avrei vista inquadrata meglio negli anni '50 o '60.
    Credo ci rivedremo presto sui sette peccati capitali. Avendo questa come premessa, se l'ambientazione é la stessa, non posso non leggerlo :-P
    Oh, forse non s'é capito? Attendo con ansia il seguito xD
     
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    Nilo, sììì devi leggere SDS! È favolosa! La storia dei peccati riguarda un gruppo di ragazze in origine, quindi è abbastanza differente da questa altra storia (sebbene ne abbiamo letto solo il prologo) ma Bea è bravissima a scrivere e la narrazione ti catturà sin da subito, stanne certo! <3
     
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    Oh God! Mi sono accorta solo ora di questi ultimi commenti! *^*

    CITAZIONE
    Bea è bravissima a scrivere e la narrazione ti catturà sin da subito, stanne certo!

    Too much ♥ Ma grazie *^*

    Sono molto contenta che ti sia piaciuto questo prologo *^* Sì il giornalista si chiama Topher :D Non so bene dove andrà a parare esattamente l'intera storia quindi non mi sbilancio troppo al momento :3
    Presto inizierò veramente a scrivere la storia quindi spero di aggiornare il prima possibile *^*
    Per l'ambientazione probabilmente hai ragione ma dovendosi riallacciare ad un certo punto della storia con l'altra non potevo fare altrimenti.
    Questa storia è a metà tra SDS e il seguito vero e proprio di quella storia quindi ad un certo punto il collegamento ci sarà -per questo se vuoi ti consiglio di leggere anche l'altra per una visione d'insieme XD- e non avrei potuto farlo con epoche diverse :P
    Grazie ancora! **
     
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    Aw, molto bello ed originale, davvero un prologo intrigante. Complimenti! :)

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    - Il capo della gang è Pride

    Direi che ha un senso :lol:
     
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    Grazie mille *^*
    Ahaha, hai ragione XD Pride non potrebbe essere altro che il capo X°D
    Sarebbe un controsenso il contrario :P
     
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13 replies since 26/11/2012, 20:40   173 views
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