The phantom of the opera.

Il vento sta cambiando il suo alito freddo sta cambiando ed io con lui cambio
«Questa mattina sei più bella del solito» mi dice
«I capelli non la pensano così»
«Io la penso così»
«Ti ringrazio»
«Non devi»
«Non posso ringraziarti per un complimento»
«Non puoi ringraziarmi perché non ti avrei sposata»
«Quindi se fossi stata diversa non mi avresti voluta»
«Ho detto che non ti avrei sposata non che non ti avrei voluta»
«E fa differenza»
«Fa molta differenza»
«Non lo credo possibile»
«Cosa»
«Che ci sia tutta questa differenza»
«Invece sì c’è e tu devi credermi»

Le foglie si muovono e con loro le tende che si gonfiano per il filo di vento che soffia all’interno della camera da letto

«Ma io ti credo»
«Non sempre»
«Non dire assurdità»
«Ci sono giorni in cui ti sento lontana»
«Ma non lo sono»
«Non fisicamente»
«Cosa vuoi dire»
«Con la mente viaggi mille miglia lontano da me»
«Tu lo fai sempre»
«So fare entrambe le cose»
«Quali cose»
«Raccontare la verità e ricamarla con storie a lieto fine»
«Perché le tue storie sono straordinarie»
«Non è solo questo»
«Allora cosa è»
«Le mie storie sono straordinarie perché la realtà che c’è alla base è straordinaria»
«Non c’è una sola realtà per te»
«E’ vero»
«Lo so e spesso sento di non farne parte»
«Non è vero»

I miei occhi nei suoi limpidi come mai prima di ora lo sono mai stati e mi ci posso specchiare in quegli occhi cercando una perfezione in me che non trovo

«Tu dici»
«Dico»
«Ne sembri sicuro»
«Lo sono»
«Va bene»
«Ne stai dubitando»
«Non dubito di te»
«No»
«Non potrei mai dubitare di te»
«Non sembrerebbe»

Respiro a fondo i polmoni si dilatano e il ventre si rilassa mentre scelgo di guardarlo meglio oltre il riflesso dello specchio voltandomi in sua direzione occhi su occhi i suoi ora limpidi ora sorridenti come sorridenti sono le mie labbra quando mi avvicino al materasso accomodandomi al suo fianco ricercando avida il tocco della sua mano
Pelle contro pelle ancora

«Lo so devi scusarmi»
«Non devo perdonarti nulla»
«Invece sì»
«Cosa dovrei perdonarti dunque»
«Il mio avere paura»
«Non devi avere paura»
«Sì che ho paura e non posso farne a meno»
«Non succederà nulla»
«Invece sì»
«Cos’altro potrebbe succedere a noi»
«Stai morendo»
«Lo so»

Non voglio che tu muoia

«Non deve succedere»
«Succederà»
«Non deve succedere ti dico»
«Ti dico che succederà è inevitabile»
«Anche qui perché anche qui deve succedere»
«E’ il circolo vizioso delle cose»
«Ma queste cose noi non le abbiamo»
«E non le avremo mai»
«Non avremo niente di quello che hanno gli altri»
«Appunto»
«Non è assurdo allora»
«E’ straordinario»
«Non lo è per me»
«Deve esserlo»
«Straordinario»
«Deve essere straordinario per te»
«Tu morirai è tragico non straordinario»
«E’ straordinario perché abbiamo avuto l’opportunità di vivere tutto questo guardati intorno cosa vedi»
«Mobili vedo dei mobili vedo uno specchio vedo delle tende e vedo un letto»
«Vedi una casa»
«Vedo una casa sì»
«Vedi la nostra casa»
«Sì vedo la nostra casa»
«E cos’altro vedi»
«Vedo te»

E non ridere in quel modo in quel modo così sbarazzino

«Vedi me»
«Sì»
«Vedo te»
«Anche io vedo te»
«Meno male»
«Questo deve bastarti»
«Ma come può essere sufficiente tu stai morendo stai morendo e io avrò una casa fatta solo di silenzio tu sarai morto e non ci sarà più nessuno a raccontare storie»
«Io racconto storie»
«Sei la mia fonte di storie sei la mia sola ed unica fonte dalla quale mi disseto ogni mattina acqua della quale non sono mai sazia come posso fare se non ci sarà più tutto questo»
«Ma noi non esistiamo»
«Lo so»
«Siamo frutto della fantasia di qualcun altro»
«Non mi importa»
«Lo so»
«Non può finire così tu morirai e non ci saranno più storie per me»

Non voglio questo silenzio straziante veleno

«Ogni cosa finire»
«Non dire così»
«Sai perché ti ho sposata»
«Perché sono meravigliosa»
«Ti ho sposato per i tuoi capelli ti ho sposato per i tuoi occhi ti ho sposato per il tuo naso ti ho sposato per la tua bocca ti ho sposato per il tuo collo e ti ho sposato per il corpo per i tuoi seni così piccoli ti ho sposato per le gambe ti ho sposato per i tuoi piedi per le tue mani ti ho sposato perché non avevo altro modo di vivere la mia vita se non al tuo fianco ti ho sposato perché volevo farlo ti ho sposato per la tua vanità ti ho sposato per il tuo pessimo carattere e per il tuo esserci in ogni momento della giornata ti ho sposato perché con te il tempo è in grado di fermarsi di non correre più ti ho sposato perché ti amo»
«Non morire»
«Devo farlo»
«Non è necessario»
«Sì che lo è»
«Le cose possono cambiare»
«Non cambieranno mai»
«Perché ti arrendi»
«Perché non c’è altro modo per esistere»
«Puoi sopravvivere»
«Nessuno può sopravvivere nessuno di noi due»
«Cosa vuoi dire»
«Anche tu morirai»

Non voglio morire e non voglio che tu muoia ho bisogno di tutto questo di tutto quello che ci circonda ho bisogno di respirare di respirare aria pura senza la costrizione di qualcun altro senza la fantasia di qualcun altro

«Non è vero»
«Lo è»

Scivolo su di te abbracciandoti e ti sento morbido morbido corpo su corpo ma tu mi vuoi davvero perché vuoi noi due noi due solitari spiriti perché proprio noi fantasmi non esistiamo se non uniti l’uno all’altra

«Non dire così nessuno di noi morirà»
«Stiamo già morendo»
«Ma esistiamo siamo qui»
«Siamo qui esistiamo è vero»
«Allora perché dovremo morire»
«E’ il destino di tutti i personaggi delle storie che vengono raccontate»
«Le tue storie»
«No questa volta no»
«E che storia è»
«Una storia straordinaria»
«Straordinaria»
«E’ la storia straordinaria di un ragazzino scompigliato»
«E come si chiama questo ragazzino»
«Nilay si chiama Nilay»
«E’ un bel nome»
«Davvero»
«Lo hai inventato tu»
«No è lui che ha inventato noi»

Andrev Lenora

Il vento sta cambiando il suo alito freddo sta cambiando ed io con lui cambio
Fine

Nilay.