Another life (titolo ancora provvisorio)

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    Another Life



    _autore: Corthexiphan;
    _genere: drammatico
    _rating: arancione
    _tipologia: one shot
    _breve descrizione: Tre persone convinte della stessa cosa, tutte e tre però pensano che gli altri due mentano.
    _note: ----


    E' difficile godersi le meraviglie di Londra quando non le si apprezza veramente, se ci vivi perché obbligato non potrai mai apprezzare ciò che ti sta attorno realmente, e così, inesorabilmente, tutto ti sta ristretto finché non esplodi.

    Il mio nome è Alexander, ho 17 anni e da 6 sento voci, loro sono mie amiche e la mia identità. Fino a un anno fa non erano un problema per le persone che mi stavano attorno, ora invece spesso si impossessano di me e la cosa sta diventando insostenibile, ma loro vogliono solo parlarmi, avvisarmi che io non sono figlio di Londra e nemmeno della Terra.

    Ero in classe, solo durante la ricreazione, quando la professoressa si avvicina e mi rimprovera, io mi alzo semplicemente irritato e faccio per uscire ma la voce dentro di me si fece sentire, indignata “Fermati non puoi lasciargliela passare, quell'umana la deve pagare”, io tento di oppormi con tutte le mie forze ma è tutto inutile, in una frazione di secondo una sedia vola verso la professoressa spaventata che riesce a schivare il mio colpo.
    Dopo quel fatto la professoressa mi mandò da uno psicologo, io avevo timore che potesse sentire in qualche modo quelle voci ma non avevo scelta.

    Arrivai davanti alla porta dello psicologo, la quale portava la targhetta con il nome di quest'ultimo “Connor Wilde”, ma non riuscii a muovere un muscolo finché non fu la porta ad aprirsi. In realtà era il dottor Wilde ad averla aperta il quale mi invitò calorosamente a entrare e a sedermi, non avevo mai visto uno studio come quello ma ero certo che prima o poi mi ci avrebbero mandato, nessuno mi crede, nessuno crede a un ragazzo che dice di sentire voci che nessuno sente, ma io le sento e non mi importa ciò che pensano gli altri.
    Il dottor Wilde ha qualche cosa che non mi convince, solo a guardarlo lo capisco e lo capiscono anche le mie voci “Vattene da qui lui non ci serve! Lui è strano”. La voglia di correre e scappare è molta ma non ho scelta e, all'ennesimo invito da parte del dottore, mi siedo.
    Lui parla, mi invita a chiamarlo Connor e mi rassicura ma non riesco a proferire parola e le voci ora più che mai gridano e sbraitano.
    Connor mi guarda e mi fa la prima domanda: “Allora dimmi... quale è il tuo problema?”, la sua voce è calda e dolce ma io non mi sento comunque a mio agio, nonostante tutto rispondo: “Voci, sento voci. Loro mi parlano, mi aiutano, mi tengono compagnia e mi dicono che sono un Alieno”. Connor sbianca continuando a guardarmi a bocca aperta, io rimango immobile e non apro più bocca. Dopo qualche secondo il dottore si riprende così come la seduta.

    Tornando ripenso all'appuntamento e alla telefonata effettuata dal dottor Connor subito dopo: “Ne ho trovato un altro, sì come noi! Ha 17 anni, è un ragazzino, sarà facile. Non è quella l'unica soluzione per vedere chi di noi ha ragione. Sì, ci sentiamo”, tante domande mi sorgono ma non importa ora voglio solo tornare a casa e non pensare più a nulla per un po'.

    Una settimana dopo ho una nuova seduta dal dottor Connor e qui conosco Daniel, che scopro essere l'interlocutore del dottore in quella telefonata, il terzo come me.
    Daniel mi guarda e sorride con fare crudele, Connor non è più nelle vesti di uno psicologo, ha deciso di rivelarsi assieme a Daniel il quale continua a guardarmi malignamente, la rabbia esplode nel mio petto e nella mia testa ma riesco a controllarlo: “Veniamo al dunque, anche noi sentiamo voci, anche le nostre ci dicono che la Terra non è il nostro pianeta”, il mio sguardo fisso su Daniel e i miei pensieri valutano le parole di Connor, e le voci iniziano a gridare facendomi scoppiare la testa, “Ma due di noi mentono e io scoprirò chi è!” disse Daniel passando lo sguardo da me a Connor con aria famelica, la rabbia pulsa più che mai: “Bé e chi mi dice che non sei tu a mentire?” senza accorgermene mi alzo in piedi e Connor, prontamente, si mette tra di noi.
    Ciò che segue di quell'appuntamento sono solo ricordi flebili e annebbiati.

    Ora, Io, Connor e Daniel ci vediamo quasi ogni giorno ma il mio odio verso quest'ultimo non fa altro che crescere come una creatura nel mio petto e lui non vede l'ora di mettermi alla prova, le voci si sono fatte crude e mi incitano a uccidere ma ancora, debolmente, riesco a controllarle.
    Un giorno andando al parco dove era fissato l'incontro, vedo ciò che avevo pensato, ciò che prima o poi sarebbe accaduto inesorabilmente, Connor e Daniel si scontrano e Daniel cade a terra, inerte e sicuramente morto, Connor si guarda attorno disperato poi fa un respiro profondo e inizia a trascinare Daniel.
    Il fatto al quale ho assistito mi terrorizza, ora tocca a me.
    Corro a casa tra le ultime luci arancio rossastre del tramonto, i miei genitori sono ancora al lavoro e non torneranno prima di cena ma io non ci sarò a casa per cena, no, ho un compito da portare a termine.
    In lontananza sento delle sirene, e si dirigono verso il parco, ma non devono prendere Connor prima di me ormai è una questione di vita o di morte, prendo un coltello e mi dirigo verso il mio destino.

    Incontro Connor spaventato poco fuori del parco, il coltello è ancora tra le mie mani e si dirige assieme a me verso l'uomo davanti a me sempre più terrorizzato.
    Non una parola uscì dalla bocca di nessuno dei due, le sirene sempre più vicine, le grida dei passanti, bastano a descrivere ciò che stava per accadere, la mia mano si leva e cala silenziosa su Connor il quale non si muove accettando il suo destino, tutto ciò che mi accade attorno non importa più ormai “E' giusto così, lui è il tuo nemico! Fallo FALLO!” il tempo di ascoltare per l'ultima volta quella voce nella mia testa e abbassare lo sguardo per vedere ciò che avevo fatto, il sangue mi imbrattava le mani e il corpo ormai senza vita di Connor sta ai miei piedi, i lampeggianti delle volanti sono ormai davanti a me, gli agenti si dispongono in semicerchio puntandomi contro le pistole pronti a fare fuoco, non sento le loro urla, non sento ciò che mi dicono e neanche i colpi che ora mi stanno arrivando contro colpendomi in pieno.

    Il mio nome è Alexander e ora sono a terra in fin di vita, le voci mi hanno abbandonato proprio nel momento in cui ne ho più bisogno, ciò mi dimostra che tutti avevano ragione su di me ma ora non ha importanza voglio solo tornare a casa e non pensare più a nulla, per sempre.
     
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    La prima metà mi è piaciuta, mi pare costruita molto meglio della seconda, che invece si sviluppa secondo me TROPPO in fretta, è del tipo:
    vado a x, incontro x, torniamo indietro, uccidiamo x, scappiamo da x, torniamo a casa. Per il resto si vede che hai curato questo estratto con attenzione, ci sono pochi errori grammaticali, la punteggiatura va bene e ci sono poche ripetizioni. Tendi ancora ad abusare ogni tanto del "ma", per il resto it's okay! :)

    CITAZIONE
    Ero in classe, solo durante la ricreazione, quando la professoressa si avvicina e mi rimprovera, io mi alzo semplicemente irritato e faccio per uscire ma la voce dentro di me si fece sentire, indignata

    O metti "si fa sentire" oppure cerchi di concordare meglio i tempi, ad esempio così:

    Ero in classe, solo durante la ricreazione, quando la professoressa si avvicinò e prese a rimproverarmi. Io mi alzai irrititato dirigendomi verso l'uscita per il corridoio, ma d'un tratto la voce dentro di me si fece sentire, indignata[...]

    In questo caso anche dopo dovresti mettere i tempi al passato, tranne ovviamente per "Fermati non puoi lasciargliela passare, quell'umana la deve pagare".

    CITAZIONE
    ma non riuscii a muovere un muscolo finché non fu la porta ad aprirsi.

    Un modo più bellino (secondo me) per dirlo: ma non riuscivo a muovere un muscolo e restai là a fissare quella scritta, fino a quando la porta si schiuse verso me.

    CITAZIONE
    a entrare e a sedermi, non avevo mai visto uno studio

    Ti consiglio: "sedermi, appena dentro pensai che non avevo mai visto"

    CITAZIONE
    mi ci avrebbero mandato, nessuno mi crede, ne

    puoi mettere "perché nessuno mi crede". Comunque qua, come anche dopo, salti con i tempi tra passato e presente. In genere puoi farlo se usi poi il presente nel discorso diretto o se usi il passato remoto come "incipit" e per il resto ti concentri sul personaggio, più in generale potresti farlo anche se utilizzi persone (prima, seconda, terza, forma impersonale) differenti nella narrazione, per distinguere salti temporali e ricordi dal presente ovviamente o anche se metti parte distinte, come paragrafetti, in un racconto. Se posso darti un consiglio, ti suggerirei di attenerti il più spesso possibile però o solo al passato o solo al presente (puoi anche usare il presente storico d'altro canto), così eviti confusioni ed errori.

    CITAZIONE
    all'ennesimo invito da parte del dottore, mi siedo.
    Lui parla, mi invita a chiamarlo Connor

    Ripetizione di invito/a.

    CITAZIONE
    quale è il tuo problema

    Suona male, meglio qual è ^^

    CITAZIONE
    ”. Connor sbianca continuando a guardarmi a bocca aperta, io rimango immobile e non apro più bocca. Dopo qualche secondo il dottore si riprende così come la seduta.

    così come la seduta?

    CITAZIONE
    Tornando ripenso all'appuntamento

    Tornando dove? :)

    CITAZIONE
    assieme a me verso l'uomo davanti a me

    a me ... a me...
     
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    La prima metà mi è piaciuta, mi pare costruita molto meglio della seconda, che invece si sviluppa secondo me TROPPO in fretta, è del tipo:
    vado a x, incontro x, torniamo indietro, uccidiamo x, scappiamo da x, torniamo a casa. Per il resto si vede che hai curato questo estratto con attenzione, ci sono pochi errori grammaticali, la punteggiatura va bene e ci sono poche ripetizioni. Tendi ancora ad abusare ogni tanto del "ma", per il resto it's okay!

    Grazie! posso chiederti però dove finisce per te la 1° parte e dove inizia la 2°?XD cosi mi oriento! Ho corso perché se no mi sarei soffermata troppo e avevo paura di.. non annoiare... uh non saprei come dire... comunque potrei sempre allungarla un pò dici che non è "male"XD?

    CITAZIONE
    Tornando dove?

    a casa! ok ho capito devo specificare hai ragioneXD

    CITAZIONE
    così come la seduta?

    si riprende anche la seduta!

    CITAZIONE
    Suona male, meglio qual è ^^

    hai ragione in effetti!!!

    CITAZIONE
    Ripetizione di invito/a.

    modifico anche questo^^ *segna*

    CITAZIONE
    puoi mettere "perché nessuno mi crede". Comunque qua, come anche dopo, salti con i tempi tra passato e presente. In genere puoi farlo se usi poi il presente nel discorso diretto o se usi il passato remoto come "incipit" e per il resto ti concentri sul personaggio, più in generale potresti farlo anche se utilizzi persone (prima, seconda, terza, forma impersonale) differenti nella narrazione, per distinguere salti temporali e ricordi dal presente ovviamente o anche se metti parte distinte, come paragrafetti, in un racconto. Se posso darti un consiglio, ti suggerirei di attenerti il più spesso possibile però o solo al passato o solo al presente (puoi anche usare il presente storico d'altro canto), così eviti confusioni ed errori.

    emmm si con i verbi faccio sempre confusione ^^" ma posso chiederti di spiegarmi questo pezzino?? *occhi dolci*

    CITAZIONE
    Ti consiglio: "sedermi, appena dentro pensai che non avevo mai visto"

    ne terrò certamente conto**

    CITAZIONE
    O metti "si fa sentire" oppure cerchi di concordare meglio i tempi, ad esempio così:

    Ero in classe, solo durante la ricreazione, quando la professoressa si avvicinò e prese a rimproverarmi. Io mi alzai irrititato dirigendomi verso l'uscita per il corridoio, ma d'un tratto la voce dentro di me si fece sentire, indignata[...]

    In questo caso anche dopo dovresti mettere i tempi al passato, tranne ovviamente per "Fermati non puoi lasciargliela passare, quell'umana la deve pagare".

    hai ragione! °-°
     
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    Allora la storia mi è piacuta molto: ho apprezzato molto l'idea delle voci e di come il protagonista non fosse l'unico a sentirle.
    Però anch'io come Stè, ho trovato la seconda parte un pò troppo veloce.
    Nel seno nella prima parte (fino alla seconda seduta dal dottore, dove incontra anche Daniel), è tutto spiegato alla perfezione. Però da quella parte in poi ho trovato tutto un pò troppo affrettato: al tuo psoto, (è un consiglio) avrei dedicato più tempo nella descrizione del loro problema, approfondendo i motivi che li portano ad uccidersi.

    Ho notato che Stefano è stato così gentile da segnalarti vari errori, mentre per la storia dei verbi penso che intendesse dirti di utilizzare il più possibile lo stesso tempo (presente o passato), soprattutto nelle stesse frasi, perchè crea confusione.
    Se devi parlare di un ricordo già avvenuto cerca di raccontarlo in un paragrfo a parte.

    Edited by *Ainsel - 20/3/2013, 19:54
     
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    allora vedo di sistemare la seconda parte e i verbi! nonché le varie cose consigliate da Stefano^^ grazie!
     
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    CITAZIONE (•Cortexiphan; @ 19/3/2013, 18:22) 
    CITAZIONE
    puoi mettere "perché nessuno mi crede". Comunque qua, come anche dopo, salti con i tempi tra passato e presente. In genere puoi farlo se usi poi il presente nel discorso diretto o se usi il passato remoto come "incipit" e per il resto ti concentri sul personaggio, più in generale potresti farlo anche se utilizzi persone (prima, seconda, terza, forma impersonale) differenti nella narrazione, per distinguere salti temporali e ricordi dal presente ovviamente o anche se metti parte distinte, come paragrafetti, in un racconto. Se posso darti un consiglio, ti suggerirei di attenerti il più spesso possibile però o solo al passato o solo al presente (puoi anche usare il presente storico d'altro canto), così eviti confusioni ed errori.

    emmm si con i verbi faccio sempre confusione ^^" ma posso chiederti di spiegarmi questo pezzino?? *occhi dolci*

    Se fai gli occhi dolci non posso dire di no :lol: puoi fare come ha detto Ainsel, se però vuoi approfondire sulla concordanza dei verbi ti consiglio di leggere qua; più in generale, mi pare tu preferisca raccontare al passato, quindi cerca di utilizzare solo i tempi passati, ad eccezione dei discorso diretto che è variabile (-Dove vai? -Dove andavi? -Dove andrai? mentre in quello indiretto devi continuare ad usare il passato). Per qualsiasi dubbio, non hai che da chiedere! ^^
     
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    capito^^ questo fine settimana o durante le vacanze sistemo e... bo poi lo riposto a farvelo rivedere o posto direttamente su "one-shot"????
     
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    Su questo non ti so dire, ti risponderà una admin :)
     
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    sisi vedremo^^
     
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    Come preferisci Giada ^^
     
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    ooook^^
     
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    Eccomi Giadìn ù,.ù
    Allora, la storia mi piace e concordo con gli altri su 1a e 2a frase.
    La questione dei verbi non la sottolineo perché te l'ho già detto altre volte, mi pare, quindi senza che sto qui a ripetermi insomma XD
    Usare i tempi verbali è un po' difficile alle volte, io spesso ci sto minimo un quarto d'ora a capire come cavolo devo coniugare un verbo che non mi viene xD, però il segreto è quello di uniformare il tutto il più possibile, come diceva Stef, almeno nelle stesse frasi.
    C'è qualche piccolo errorino di punteggiatura ma nulla di che :3
     
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  13. Fgbdu
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    Mi aggrego anche io ai commenti :)
    La storia mi piace, è originale, grazie all'idea delle voci e il fatto che il protagonista non siano originario della Terra.
    Secondo me corri un po' troppo, se rallenti un attimo riesci a legare una frase con l'altra con meno difficoltà (infatti le trovo distaccate in certi punti) così da creare uno scritto migliore.
    Sono curioso di leggerlo a lavoro ultimato.
     
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    grazie Bea <3333 Grazie... fgbdu perdonami ma non ricordo come ti chiamiXD mi metto al lavoro domani^^
     
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  15.     +1   -1
     
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    anche a me piace *^* anche se l'ultima parte è andata veloce, a me è piaciuta lo stesso °° rende bene l'idea che forse volevi dare (?) non so XD comunque si, concordo su quello che hanno detto tutti gli altri =)
     
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15 replies since 16/3/2013, 18:56   175 views
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