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Insomnia.
_autore: SybilByOscar/Divine Insanity
_genere: angst
_rating: rosso
_tipologia: one shot
_breve descrizione: //
_note: //
«Ridicola
semplicemente
ridicola
come puoi anche solo pensare che una storia del genere possa reggere ovunque nei racconti che lasci agli altri pensando che poi ti ascoltino
ma ti sei visto allo specchio
per Dio
cosa credi di fare
fai troppo rumore
neppure ti ascolti mentre rivolti il tuo corpo pesante sotto le lenzuola
ora accaldato ora freddoloso
chiedendoti cosa ne sarà del tuo futuro
squallore
cosa devo vedere
cosa sono costretta a vedere
adesso
che stringi gli occhi chiedendoti se riuscirai ad addormentarti
mh di cosa hai paura sentiamo
sono tutta orecchi
di cosa hai paura
del buio
sei troppo grande sì per avere paura del buio
allora
cosa è che ti spaventa
che ti terrorizza
obbligandoti a nasconderti sotto il lenzuolo immaginando che sia una barriera protettiva
mh
cosa ti paralizza
fammi indovinare
ti prego
ho voglia di giocare sì con te perché mi ispiri tanta fiducia da anni
sì da anni ti guardo da anni sto seduta al tuo fianco domandandomi per quanto ancora tu potrai reggere
sono ritmi pesanti quelli che conduci ogni giorno
ma anche la notte
certo la notte
amore
non mi deludi mai o quasi mai
ora non voglio abbonarti
meriti che non hai guadagnato del tutto
e più ti guardo più mi rendo conto che sei ridicolo
ad ogni modo non posso farci nulla
mi sono innamorata di te tanti anni fa
e non riesco proprio a tradirti come vorrei
mi piacerebbe senza alcuna ombra di dubbio
lasciarti
concederti il privilegio di chiudere gli occhi come stai facendo adesso o meglio stai cercando di fare rintanandomi nell’angolo buio di un’altra stanza tra le pieghe di un’altra mente
ma tu sei così silenzioso
e ancora i tuoi pensieri sono i più rumorosi quando siedi sul materasso e questo si piega perché pesi troppo
e sono chiassosi ancora i tuoi pensieri quando la nuca grava su un cuscino troppo morbido per reggerti alla perfezione
e ci provi ostinato desiderio il tuo di addormentarti lasciando alle spalle una giornata piena di domande
ma con nessuna risposta all’apice degli orari che tu stesso stabilisci per non morire
ma sei già morto mentre strisci ed implori me di allentare la presa di cercare altrove il mio piacere ma non posso farlo
e se anche potessi il richiamo della tua mente è più forte
i tuoi spasmi sì guardati
ora che da sinistra volti sul fianco destro accovacciato come un feto che ancora deve nascere domandando riposo per poco
poco tempo senza pretese
ma questa è una pretesa
Iddio
è la pretesa più grande che una persona possa anche solo umanamente immaginare
discutiamone ragazzo
parlane con me
sii uomo
mentre il tempo scorre e vola via ancora tra braccia e gambe che adesso non senti
sì ti faccio paura
ti spavento come nessuno ti ha mai spaventato prima hai paura a socchiudere quegli enormi occhi ecco cosa ti spaventa la verità quelle parole che nessuno dice pur di mentire al prossimo perché le bugie sono più facili della verità
è più facile mentire che raccontare cose giuste per aprire gli occhi
sì tieni aperto lo sguardo per me guardami mentre scivolo su di te ancorata per la lunghezze delle braccia
non voglio farti male ma tu ecco poggia la schiena sul materasso bravo
e solleva lo sguardo guardami spalanca gli occhi nonostante la stanchezza lucidi iridi che si scontrano con il nulla ma non sono il nulla aspetta lentamente si ferma il tutto attorno a te a noi nel silenzio di una notte come tutte le altre
nessuna come la precedente
nessuna come sarà la successiva
e ne verranno altre in cui preghi silenziosamente bambino guardando in volto la stanchezza farsi largo tra le ossa nei muscoli scomposti di crampi indecenti
e provi dolore adesso che le mani risalgono dai pieni alle ginocchia paralizzato torpore e risalgono ancora le dita polpastrelli accaldati sul bacino sterno bloccato respiro spezzato da ansiti di paura
la sento la paura che risale dallo stomaco alla gola
e sei lì pronto a parlare a dire di cose che non vanno dette senza voce
rifletti
abbandonati a me che ti percorro a ritroso sino a sfiorarti la bocca pelle contro pelle per farti compagnia io fedele amica»
«Vattene»
«Non vado via non posso farlo sei mio ogni centimetro del tuo corpo mi reclama come se non potessi stare senza te»
«Vattene»
«Non dormire no non chiudere gli occhi pensa pensa alla vita in una notte buia»
«Vattene»
«E non sarei nessuno se non ci fossi tu a cullare la mia notte la mia sera troppo lunga mentre di giorno scompaio lasciando stanchezza nel corpo nel tuo corpo che bramo per quelle ore di luce sognando di possederlo in quelle ore in cui il cielo si oscura e nessuno può vedere oltre la finestra»
«Vattene»
«E non sarei niente se non ci fossi tu mio guscio»
«Vattene»
«E non sarei nessuno e non sarei niente se non ci fossi tu mio guscio mio corpo»
«Vattene»
«E non sarei nessuno e non sarei niente se non ci fossi tu mio guscio mio corpo mia creatura»
Insomnia.. -
*MarÏe.
User deleted
wow. decisamente inquietante. Inquietante ma bellissima *_* avrò probabilmente difficoltà a dormire dopo aver letto ma sono contenta di averlo fatto! Veramente complimenti, mi ha colpito molto da tanto è bella e ben scritta! .