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Svolazzando per secoli
_autore: Spark in a Firework
Se il polline
è la brezza del fiore,
io sarò farfalla,
a vagare in cerca
di una siepe sicura,
a farne timido rifugio
per trovare riparo
nei giorni di pioggia,
per non crollare
come birillo ubriaco
affinché non si sparga
quest'aria, talvolta rude,
ma resa rara dal suono
della tua voce, al di là
dei cinque sensi, pochi
e inermi sui davanzali,
meravigliati d'essere
incapaci nel misurare
la tua bellezza, gravidi
di passioni che mai
riusciranno a procreare,
inscritti in un'entità
che nessuno trarrà
in salvo dalle correnti
che fagocitano amori
e occhi troppo belli
da poter disegnare,
in attesa che il cielo
fiorisca e nell'ardore
di un'alba novizia
sfumi in geometrie
circoscritte, centrando
il tuo cuore, rivelando
quella farfalla brilla
che attorno a te indomita
ha svolazzato per secoli.
Edited by Spark in a firework - 3/1/2014, 22:31. -
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Wow che meraviglia Stè!! Non si può dire altro! . -
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Oww *arrossisce* sono felice che ti sia piaciuta ** . -
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Romanticissima *OO*
La parte che mi è piaciuta di più è questa:CITAZIONEal di là
dei cinque sensi, pochi
e inermi sui davanzali,
meravigliati d'essere
incapaci nel misurare
la tua bellezza, gravidi
di passioni che mai
riusciranno a procreare,
Il ritmo è così altalenante e a tratti serrato, quasi di "rincorsa" che suggerisce benissimo lo sfarfallio nel vento, in un movimento rapido, in alto e in basso: a volte acuto, quasi a toccare vette in cui non credeva di poter arrivare, per un attimo basso, portando in sé un sapore malinconico d'attesa.. -
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In effetti è particolarmente romantica questa xD
E l'attesa è sì malinconica, ma anche quieta e paziente, rassegnata e misurata. Quell'attesa permette di sfiorare il contatto, ma anche di mantenere le distanze: ha il pregio di non toccare con mano la bellezza e quindi di non rischiare di vederla sfumare via, una volta che sia spoglia di ogni segreto, mentre d'altro canto non condurrà mai ad un punto di svolta. È un'eterna danza che preserva quella farfalla, che la lascia invecchiare al riparo da ogni turbolenza e tuttavia la priva di ogni vivificante rischio. Non può permettersi di osare, è come sigillata, è una farfalla in un museo di storia naturale.
Grazie del commento Rita :3. -
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Un equilibrio perfetto e drastico, insomma. Ma ne vale il prezzo?
Lo chiedo piuttosto retoricamente perché sono cosciente che la risposta dipende da diversi fattori e non ultimo la naturale tendenza di ogni persona, diversa l'una dall'altra; e anche, probabilmente, dal momento della vita in cui si risponde v.v. -
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Io penso che la risposta sia no, sempre e comunque. Ma ciò non basta a cambiare, perché quell'equilibrio è comodo, rassicurante, invitante, diventa difficile poi sbarazzarsene; è meno spaventoso abbandonarsi ad un moto circolare uniforme in uno spazio tridimensionale privo d'aria e quindi d'attrito, così è più facile muoversi - e viversi - per inerzia. . -
.Io penso che la risposta sia no, sempre e comunque. Ma ciò non basta a cambiare, perché quell'equilibrio è comodo, rassicurante, invitante, diventa difficile poi sbarazzarsene; è meno spaventoso abbandonarsi ad un moto circolare uniforme in uno spazio tridimensionale privo d'aria e quindi d'attrito, così è più facile muoversi - e viversi - per inerzia.
Forse è così, forse è veramente più facile... ma io l'attrito lo sentirei dentro, per insoddisfazione, allora il movimento (fosse anche solo quello dell'anima se non del corpo) rallenterebbe fino a morire. E poi rimarrebbe solo una vuota meccanicità: a quel punto non sarei più io v.v.