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«Ma chi deve guarire sei tu. Riesci a raccontarmi qualcosa di autentico sull’amore?»
Pur di dare una lezione a quell’interlocutore così indisponente, Tomàs ricorse alla definizione più intensa che avesse mai letto. Era di Percy Bysshe Shelley. L’amore, diceva, è la forza potente che ti attrae verso tutto ciò che temi o speri all’infuori di te, quando scopri nei tuoi pensieri l’abisso di un insaziabile vuoto e cerchi di risvegliare in ogni cosa che esiste una consonanza con la tua anima.
Il Direttore apprezzò la citazione, anche se la trovò troppo emotiva per i propri parametri. Le informazioni sul nuovo visitatore si rivelavano esatte. Dietro la maschera del cinismo conservava intatta la capacità di meravigliarsi.
«I poeti arrivano quasi sempre vicino al vero. L’amore è l’energia di cui è composto l’universo, e il cuore umano uno dei canali attraverso i quali si riversa nel mondo. Spesso però il cuore è otturato e per riattivarlo è indispensabile che Cupido lo colpisca con una delle sue frecce.»
«Non facciamogli sprecare munizioni. Tanto su di me rimbalzano.»
Il Direttore si disincagliò dallo scrittoio e mosse verso di lui. Nonostante la mole, dominava lo spazio con gesti sicuri.
«Ho l’impressione che dovremo ricominciare dal principio. Sai dove nasce l’amore?»
«All’altezza dell’inguine, sostiene un mio amico che si spaccia per seduttore. Ma un altro, sebbene abbia divorziato due volte, si ostina a collocarlo dalle parti del cuore.» «Hanno ragione e torto entrambi. L’amore attraversa l’inguine per sfociare nel cuore. Ma, come tutte le sorgenti, anche le sue vanno cercate più in alto.»
Lo toccò fra le sopracciglia, alla radice del naso. Tomàs sentì un laccio afferrargli la gola. Inanellò una serie di starnuti, poi il suo viso prese fuoco.
Il medico gli pose le mani sul plesso solare e la faccia si spense a poco a poco, mentre il laccio intorno alla gola andava sbriciolandosi in una pioggia di coriandoli.
«Hai compreso, Tomàs? L’amore è un fuoco che sgorga dalla testa, in reazione a un impulso dei sensi. E da lì precipita come una freccia verso l’eros.»
«Dove scalda un po’ le viscere e poi va a spegnersi dentro uno sbadiglio o in fondo a un pianto.» Si stupì di riuscire ancora a parlare.
«A meno che tu sia così bravo da farlo risalire fino al cuore. Il sentiero è stretto. Però solo quando l’emozione si sublima in sentimento l’amore raggiunge il suo centro e l’uomo diventa invincibile.»
«Lei ha un talento straordinario per le frasi che avvolgono i cioccolatini.»
«Forse. Ma il mio vero talento consiste nel guarire le persone. Qual è il tuo?»
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