Jumellez

fantasy/verde-arancione

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  1. MidoriMoe
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    Jumellez



    _autore: MidoriMoe
    _genere: fantasy
    _rating: verde-arancione
    _tipologia: One-shot
    _breve descrizione: Spesso, il nostro passato, è avvolto da un velo di Maya che cerca di celare una verità sconvolgente e mistica.
    _note:


    <<non ho mai creduto agli astri, e per lo meno al destino e a tutto ciò che ci ruota attorno, fino a quando non mi resi conto di....>>

    Il mio nome è Yves Alexander Bardeaux, e quest’anno compio diciassette anni. Pochi frammenti della mia storia compongono la mia memoria. E’ come se una parte della mia vita sia eclissata da qualcosa. Tutto quello che ricordo della mia infanzia è un gruppo di frati, i quali trafitti dal dolore e dalla pensa nel vedermi incatenato a una gabbia quella fatidica notte di Venerdì Santo, decisero di allevarmi. Da quella notte trascorsero undici anni. Non so come spiegarlo, ma ho sempre provato una grande devozione verso Gesù Cristo e Dio padre. In antitesi, però, una sensazione di odio divampava dentro me, soprattutto nei momenti di raccolta coi frati, per pregare. La Grande croce che traspirava la sofferenza e la passione di Cristo, pareva, ogni volta, lanciarmi uno sguardo di sdegno. A causa di ciò , ogni minuto della mia giornata lo dedicavo al pentimento e alla preghiera.

    La mia vita, però, subì una dura svolta, dovuta da un’incontro sconveniente. A Parigi, dove vissi fino a poco tempo fa, non ebbi mai l’occasione di conoscere il Peccato, tuttavia una volta giunto a Roma, potei vedere con i miei stessi occhi una realtà che alludeva a quella dell’inferno.
    Maledetta quella ragazza,incontrata un giorno per caso per le strade della città senza età. Bestemmie erano le sue dicerie,si bestemmie a Dio Padre.. Si chiamava Rebecca;lunghi e indomabili capelli castani, occhi verdi, labbra carnose e sensuali. Pareva un angelo, ma purtroppo su di lei gravava il fatto che non era cristiana.. Affidava la sua vita agli oroscopi , a stelle a cinque punte, tarocchi e a sogni premonitori, visioni e soprattutto al caso! Maledettamente bella, da starla ad ascoltare in eterno mentre raccontava delle sue premonizioni. Dal nostro primo incontro io e lei diventammo grandi amici. Un giorno, mentre eravamo in gita al Vaticano, Rebecca iniziò a parlarmi del Fato e a chiedermi se io ci credevo, e se credevo alle coincidenze o alla reincarnazione dell’anima. La stetti ad ascoltare indignato, e la guardavo come se fosse posseduta. Insensate e piene di peccato dalla sua bocca fluivano senza tregua parole e parole.. La ruota del Destino, che fesseria! Io non credevo a tutto ciò.
    In seguito mi trascinò velocemente di fronte ad un’opera del Michelangelo, “DE GEMNIS” . Un brivido gelido mi percosse la schiena, quando posai i miei occhi su quella scultura. Di fronte a me s’aprivano due angeli, avvolti in sole poche vesti e coccolati dalle loro ali gigantesche,i quali erano stati scolpiti in un abbraccio con Dio. Erano così veri da sembrare vivi e reali. Ciò che mi fece gelare di più e farmi venir meno, fu il fatto che inaspettatamente uno dei due angeli mi assomigliava moltissimo, stessi tratti e lineamenti. Fu come un fulmine a ciel sereno. Successivamente notai che l’altro angelo invece aveva alcuni tratti somigliati a questo. Rebecca un po’ impaurita, quanto me, e presa da questo fatto, mi condusse in seguito davanti a un enorme quadro, appeso su una parete incavata. Lessi la targhetta. Quel quadro era la rappresentazione di un passo dell’antico testamento “La Rivolta e La salvezza”. Ora potevo indiscutibilmente affermare che l’ angelo della scultura precedente, il quale era pure in quel dipinto presente assieme all’altro angelo, era la mia fotocopia. Sembrava di riflettersi in uno specchio. Folti capelli biondi, occhi azzurrissimi e quel piccolo neo sotto l’occhio sinistro. Ebbi un sussulto. L’altro angelo, invece, aveva lisci capelli neri come la pece, occhi turchesi e pure lui aveva un piccolo neo sotto l’occhio, però a destra.
    Rimasi così scosso da quel dipinto, e da quella scultura, che la notte stessa fui travagliato da assidui incubi che raccontavano lotte mistiche tra creature celesti. Angeli dalla candide ali si scontravano contro diavoli o altri angeli dalle nere ali. Poi vidi l’angelo dai capelli scuri approcciarsi verso di me porgendomi una mano, però in quel momento qualcosa ci separò e io iniziai una interminabile caduta nel vuoto, poi buio.
    Avvolto dal terrore, non resistetti a confessare ogni minimo particolare di quel terribile sogno e di raccontare ciò che mi era accaduto quel pomeriggio al Vaticano, al padre superiore. Quest’ultimo divenne pallido in viso al termine della mia storia. Io mi preoccupai. Egli in silenzio si alzò e poi velocemente corse dagli altri frati. Io mi sentii morire dentro cosa stava succedendo. Da quel momento in poi i frati cambiarono atteggiamento con me.
    Non degnarono più di uno sguardo, anzi cercavano ogni possibile appiglio per evitarmi se li incrociavo, inoltre mi rinchiudevano in camera a mia con la porta serrata ogni sera, da dopo cena fino al mattino seguente. No mi lasciavano mai da solo, anzi mi pedinavano pure. Loro sapevano qualcosa che a me al contrario era * tenuto all’oscuro. (celato*)Intanto continuavo a fare quei strani incubi e a sognare quella arcana creatura.
    Una sera , stufo di tutti quei misteri e quei atteggiamenti, scappai dalla finestra della mia camera e mi recai a S. Pietro, in cerca di risposte e conforto, perlomeno.
    Giunto all’interno dell’edificio, m’accorsi che era abbastanza buio e che ormai la notte si era impadronita della città. Solo un leggero lume illuminava l’altare della cattedrale.
    All’improvviso due ali bianche si spiegarono davanti a me nello sfondo nero. La paura si impossessò di me. Ero pietrificato. Dopo un po’ notai, per il sconforto, un prete disteso sugli scalini dell’altare. Come un fiume, fluiva là nella cavità, dove risiedevano prima gli occhi, sangue. Dove erano finiti .. Una risata maliziosa echeggiò all’interno della chiesa, portando la mia attenzione al centro della navata principale. Due arcani oggetti giunsero rotolando sino ai miei piedi. Era gli occhi strappati via con la forza dal prete. Sentii il bisogno di vomitare. Un librare d’ali e lo sbattere del portale d’entrata mi fecero rabbrividire e tornare con la mente a quel che stava per accadere. E in quell’istante, pure l’unico lume acceso, si spense.

    <<ave Yves Mĭsĕrĭcors frātĕr, angele , a luce divīno illustrate… Ego sum tuum frātrem Judes Raphal.. >>

    Capii solo poche parole, dal momento che I miei pochi studi sul latino si basarono alla traduzione e alla recitazione dei canti biblici liturgici. Per di più la voce che pronunciò quella frase era troppo fine e tenebrosa allo stesso tempo da non permettimi di comprendere fino in fondo il significato.

    La volta celesta ha vegliato su di te per tutti questi secoli fino ad oggi.. Il tuo futuro e scritto tra le stelle , tu sei il cavaliere del Dio Padre, Nostro Signore. Spogliati della tua mortalità e lasciati investire dalla luce Divina e dallo Spirito Santo.. dimentica ogni umana e carnale emozione.. Il tuo compito è quello di purificare e lavare via dal peccato l’anima dell’uomo e punirlo se commette oltraggio o peccato a Dio. Ricongiungiti a me , a noi, tuoi cari fratelli, amici.. mio amato e caro Fratello Gemello”
    Dall'oscurità avanzò un ragazzo, all'inizio non lo riconobbi , poi, scioccato, mi resi conto di chi fosse. Era lui, uguale identico all'angelo dai capelli neri, colui che animò, fino a quel momento ,i miei incubi.
    Abbigliato come era, decisamente non destava il sospetto d’essere una creatura divina. Tempo addietro i frati mi raccontarono alcune storie, leggende antichissime sugli angeli, ma sinceramente non ci credevo molto.
    Lui continuava ad avanzare con lo sguardo dritto e fisso su di me, intanto era sempre più vicino a me, sempre, sempre e sempre più vicino. Il terrore scorreva dentro. Ad un tratto comparvero dei frati, coloro i quali furono la mia famiglia fino a quel momento, erano tutti incappucciati, alcuni con un lume fra le mani e altri con dei vecchi libri e recitavano, contemporaneamente in una lingua incomprensibile, lo scritto. Tutto si fece buio. Un lampo di luce esplose dentro l’edificio.. Flashback di ricordi vorticosamente si crearono nella mia testa.. In quell'istante, vidi una luce.. vidi Lui.

    Da quel momento in poi, ho smesso di vivere come umano e rinacqui come angelo, un “angelo salvifico”, assieme a mio fratello Gemello Judes.

    “Non avrei mai pensato che quelle poche righe di uno sciocco oroscopo del giorno di una rivista mostratomi da Rebecca potessero aver avuto ragione (“Avrai una rinascita”) … e che potessero sconvolgermi la vita.. Beh , ora le stelle sono la mia guida e la ruota del destino immune a me..e mi diletto, invece a osservare da lontano i suoi effetti sull'uomo.”

    Ma, non fui immune all'amore, del quale totalmente mi macchiai. Non avevo mai desiderato così intensamente una donna, neppure quella volta che fui cacciato per aver sedotto Eva.

     
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  2. *MarÏe
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    Ciao!Ho appena letto la tua one-shot e devo farti i miei complimenti:mi è piaciuta molto la tematica dell'angelo caduto, diventato mortale e costretto a provare sentimenti umani come se fosse un'espiazione della sua colpa... per curiosità, sarebbe l'angelo caduto per eccellenza il protagonista?
    CITAZIONE
    Ma, non fui immune all'amore, del quale totalmente mi macchiai. Non avevo mai desiderato così intensamente una donna, neppure quella volta che fui cacciato per aver sedotto Eva.

    Vorrei farti notare solo due piccole pecche: alcuni errori grammaticali, non gravi, rischiano di far "inciampare" la lettura e dover tornare indietro a rileggere la frase. La seconda è che alcune ripetizioni, secondo me ovviamente(non da prendere come oro colato quindi :D), o assonanze rendono..pesanti alcuni frasi (ad esempio "come un fiume...fluiva").
    Ripeto, è veramente una bella storia e scritta abbastanza bene :) complimenti!
     
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  3. MidoriMoe
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    Grazie mille troppo gentile 😊 e soprattutto grazie per le correzioni rimedio;) ( quando dio mi ridarà la connessione internet!!--')
    Comunque si, lui sarebbe il protagonista della storia:) mi sarebbe piaciuto fare un un romanzo di questa One shot ma dopo un lungo ponderare ho deciso che ha più effetto da One shot!
    Grazie ancora ^^
     
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  4. *MarÏe
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    CITAZIONE (MidoriMoe @ 28/3/2014, 12:12) 
    mi sarebbe piaciuto fare un un romanzo di questa One shot ma dopo un lungo ponderare ho deciso che ha più effetto da One shot!
    Grazie ancora ^^

    concordo con te...per quanto sarebbe stato interessante ( e intrigante :) ) un romanzo sull'angelo caduto che ritorna nella Grazia, fa molto effetto come one shot!lascia anche quell'alone di mistero che mi intrippa un sacco!
    ps scusami ma ogni tanto ho il vizio di inventare parola come "intrippa"per definire stati d'animo D:
     
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  5. Storm
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    Davvero un bel racconto! Anche a me è piaciuta molto la tematica che hai scelto, soprattutto ho apprezzato il riferimento all'arte e a Roma ** Complimenti!
     
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  6. MidoriMoe
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    Grazie mille:) Sono contenta che vi sia piaciuta!

    CITAZIONE (*MarÏe @ 28/3/2014, 13:37)
    CITAZIONE (MidoriMoe @ 28/3/2014, 12:12) 
    mi sarebbe piaciuto fare un un romanzo di questa One shot ma dopo un lungo ponderare ho deciso che ha più effetto da One shot!
    Grazie ancora ^^

    concordo con te...per quanto sarebbe stato interessante ( e intrigante :) ) un romanzo sull'angelo caduto che ritorna nella Grazia, fa molto effetto come one shot!lascia anche quell'alone di mistero che mi intrippa un sacco!
    ps scusami ma ogni tanto ho il vizio di inventare parola come "intrippa"per definire stati d'animo D:

    CITAZIONE (Storm @ 28/3/2014, 14:00)
    Davvero un bel racconto! Anche a me è piaciuta molto la tematica che hai scelto, soprattutto ho apprezzato il riferimento all'arte e a Roma ** Complimenti!
     
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5 replies since 7/3/2014, 15:46   95 views
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