I Porti dei Sogni —Ulysses Moore

estratto

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  1. félicie
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    Sì, mi sto dando alle letture leggere (edizioni del battello a vapore, per intenderci!). Questa è la trama (presa in gran parte da wiki): Jason e Julia Covenant, due gemelli di undici anni, si trasferiscono a Kilmore Cove, un tranquillo paesino della Cornovaglia, dove fanno amicizia con il vicino Rick. Insieme si divertono a esplorare la loro immensa villa. Ben presto si imbattono in una porta nascosta dietro un armadio che non si riesce ad aprire in alcun modo. Perché qualcuno ha voluto nasconderla? I ragazzi sono decisi ad aprirla. Questa porta è in realtà una Porta del Tempo, attraverso la quale si possono raggiungere luoghi meravigliosi, che il vecchio proprietario della casa, il signor Moore, definiva "I porti dei sogni". Infatti, Ulysses Moore e sua moglie Penelope avevano viaggiato attraverso le porte (sparse per tutta Kilmore Cove)... ma ora, dopo la loro morte, la casa è passata ai Covenant, che ne scopriranno pian piano i segreti...
    È un libro per bambini, però trovo che la storia sia bellissima e che ci sia del buon materiale per scriverci un romanzo per adulti... comunque, ho trovato una parte che mi ha colpito moltissimo e volevo condividerla con voi. Sarà perché in poche righe vi è racchiuso il mio ideale di vita, però a leggerlo mi riempie il cuore e per questo volevo condividere questo piccolo estratto con voi.

    "Ulysses Moore non aveva più voglia di combattere. Aveva trascorso metà della vita a coltivare un segreto ed a farlo crescere. E l'altra metà a cercare di cancellarlo e proteggerlo. Il segreto è quello di questa casa, del mare interno alla scogliera e della Metis che attende legata al pontile. Il segreto è quello delle quattro chiavi che oggi sono vostre e della porta che aprono. Ma il vero segreto è tutto Kilmore Cove. Un luogo piccolo, prezioso, magnifico, da cui si possono raggiungere altri luoghi altrettanto piccoli, preziosi e magnifici. Le porte, ragazzi! Le porte di Kilmore Cove conducono in posti che Ulysses Moore chiamava... i Porti dei Sogni. Posti come questa casa. Come Salton Cliff e la spiaggia. Luoghi in cui non arriva la confusione del mondo. Dove ci sono solo pace e bellezza. E persone che non hanno bisogno di altro. Solo di un po' di tempo per goderseli. Per riscoprire quanto sia bello fare il bagno in una spiaggetta tra gli scogli, o distendersi nell'erba a guardare le nuvole. Sedersi al fresco della sera con un libro in mano. O svegliarsi all'alba per guardare la luce del primo sole e metterla su tela. Sporcarsi le mani con la terra. Usare i colori. Scrivere poesie da recitare agli amici. Ridere con loro, accendere fuochi sulla spiaggia e guardare le stelle. Essere uniti, con lo stesso identico sentire, con la stessa voglia di scoprire la vita nelle sue manifestazioni più semplici. E scoprire che, magicamente, dietro una porta si può nascondere un mondo lontano..."

     
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0 replies since 22/4/2014, 09:58   56 views
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