Si notano già i segni

One shot | Generale - angst | Giallo-arancione

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    Si notano già i segni



    _autore: Giu.
    _genere: Generale, angst
    _rating: Giallo/Arancione
    _tipologia: One-shot
    _breve descrizione: Vorrei parlarvi di una situazione che ormai è comune al giorno d’oggi e la cosa un po’, ma che sto dicendo, estremamente preoccupante.
    Vorrei parlarvi di tutte quelle persone che chiedono aiuto, che hanno bisogno di qualcuno a fianco. Di quelle persone che si sentono brutte, inadatte, soggiogate dalla società di oggi, soggiogate dalla pubblicità e dalla moda.
    Quindi vorrei dire ad ogni persona leggerà e che coglierà il significato di questo testo che: sei fantastica/o così come sei e non devi mai cambiare per nessuno. Siamo tutti bellissimi nessuno escluso.

    _note:







    Ti guardi allo specchio.
    Ti guardi e non ti piaci.
    Davanti allo specchio trovi tutte le tue imperfezioni, ti saltano subito all’occhio e ti odi, ti odi perché non riesci a diventare come vorresti.
    Salti i pasti per dimagrire, stai attenta a tutto ciò che mangi e sulla bilancia non compare mai il numero da te fissato.
    Ti guardi le gambe e ti viene un colpo al cuore, pensi che hai le cosce troppo grosse, enormi e grasse. Ti fanno schifo, infatti le nascondi sempre sotto pantaloni delle tute e jeans non troppo attillati.

    Sei davanti alla televisione e la pubblicità ti annoia, ti ha sempre dato fastidio perché c’è più pubblicità che programmi alla tv.
    Tutte le ragazze delle pubblicità sono magrissime e bellissime, mentre tu cosa sei?
    Passa una pubblicità su una nuova dieta e credi che forse questa funzionerà, forse con questa riuscirai a diventare come quelle ragazze. Vuoi provarla.

    Esci con gli amici, ridi e scherzi. Ti diverti.
    Però loro ora vorrebbero mangiare, quindi vi fermate davanti ad una gelateria e la tristezza ti assale, loro riescono a rimanere sempre gli stessi mangiando tutto quello che voglio mentre tu no.
    Ti chiedono che gusti vuoi, ma rifiuti come ogni volta e rispondi che sei a posto così, ma loro insistono e quindi cedi, cedi perché vuoi essere come loro e chiedi quindi se hanno il gusto alla stracciatella e allo yogurt, ti servono e finalmente sei contenta. Per una volta almeno ti coccoli un po’, tu il gelato l’hai sempre amato.
    Mangi insieme a loro e ogni boccone lo gusti con felicità, ogni boccone ti sembra più buono di quello precedente.
    Ma questa felicità non dura molto, finito il gelato, quando ormai sei tornata a casa ti senti in colpa.
    Ti senti in colpa di aver trasgredito, ti senti in colpa perché tutti i tuoi sforzi sono andati in fumo quel pomeriggio e la colpa è solo tua, perché hai ceduto alla fine.
    E allora rimedi.
    Ora sei chiusa in bagno e stai rimediando, ora stai decisamente meglio.

    A cena tua madre è sempre nervosa per le tue razioni, si vede che è preoccupata.
    Lei vuole portarti da un medico, vuole aiutarti come ti ripete ogni giorno, ma tu rifiuti, tu non vuoi andare da un medico, tu stai bene così.
    Litighi con lei. Litighi perché lei non capisce, lei non sa cosa provi e non sa com’è il tuo corpo.
    A te ormai non importa più ormai, è vero volevi il suo appoggio ma se lei non vuole capire non fa nulla, tu riesci a cavartela da sola come hai sempre fatto.
    Prima di andare a letto ti ripesi nuovamente e ripassi davanti allo specchio.
    Ti viene da piangere, il tuo odio nei tuoi confronti aumenta sempre di più perché quel gelato, nonostante tu avessi rimediato, si vede sul tuo corpo. Si notano già i segni .

    A scuola un giorno svieni .
    Sei svenuta mentre una prof ti stava interrogando, ti ricordi solo che ad un certo punto dell’interrogazione aveva iniziato a girarti la testa e poi.. poi il nulla.
    Ti svegli su un letto che non è il tuo, ti guardi in torno e noti che sei in una stanza di un ospedale. Davanti a te i tuoi parlano fitto fitto con un dottore giovane, alto e con un ciuffo che gli ricadeva sempre sugli occhi.
    Un uomo molto bello. E magro.
    Sembra preoccupato, ha le sopracciglia corrugate come se fosse davanti ad un enigma e non sapesse che risposta dare.
    Ovvio che sia preoccupato, credi, anzi ne sei certa che lui non avrà sicuramente mai visto una ragazza più grassa di te. Ecco perché è così preoccupato.
    Provi a toglierti la flebo dal braccio, hai sempre odiato gli aghi e solo allora si accorgono di te.
    Tua madre ha gli occhi lucidi e non riesce a sostenere il tuo sguardo per più di una manciata di secondi, tuo padre al contrario ti sorride anche se il sorriso è tirato.
    Il dottore prende la parola, si presenta e ti dice che vorrebbe farti alcune analisi e tenerti un po’ sotto osservazione per essere più tranquillo e dopo innumerevoli giri di parole dalle sue labbra esce la frase “vorrei trasferirti in un ospedale più qualificato”.
    E tu dopo quella frase hai paura. Tu non vuoi andarci e sai perfettamente perché e cosa equivale quella frase.
    Dici che stai bene così, che non hai bisogno di andare là, ma tuo padre non ti lascia scelta e con decisione firma la tua condanna.
    Tu andrai, volente o nolente.

    Ora dopo sei mesi in quella clinica hai dentro di te rabbia. Tanta rabbia.
    Rabbia per i tuoi che hanno permesso di spedirti in quel posto che tu consideri l’inferno.
    Robbia nei confronti di quello stronzo del dottore perfetto e di tutti quelli che non fanno altro che fissarti tutto il giorno per tutti i giorni.
    Hai un piano, hai un piano e sorridi. Forse stai diventando passa come il tipo che sta sempre vicino alla finestra, ma non ti importa perché tu hai un piano.

    I tuoi piangono, piangono e ti maledicono. Tua madre cade perfino in ginocchio.
    Loro piangono con il cuore spezzato, con una ferita che nessuno riuscirà mai a ricucire.
    Oggi sarebbe stato il tuo compleanno, ma aimè è da anni che tu non cresci più.
    Piangono e sistemano i nuovi fiori davanti alla tua lapide.
     
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  2. Storm
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    Complimenti, Giu! Il finale mi ha shockato perché confido sempre nel lieto fine e magari mi aspettavo di leggere di una ragazza che si risolleva, ma immagino succeda anche questo. Il tema che hai trattato è molto delicato e ci si potrebbe fare lunghe discussioni a riguardo, per cui eviterò di dilungarmi troppo. In queste situazioni è tutto un fattore psicologico, difficile per chi vive situazioni del genere e per chi vuole aiutare queste persone, ed a me sembra che questo tu l'abbia trasmesso bene.
    Penso anche che se ci si fa tanti problemi sul proprio aspetto esteriore è perché la gente critica e giudica, spesso e volentieri sono gli altri a cominciare a farci sentire a disagio con noi stessi. Altre volte siamo noi stessi ad impuntarci su quei difetti, io sono la prima che si fissa su alcune cose. Vero che alcuni te li fanno notare, vero anche che non tutti si soffermano ad analizzare ogni centimetro della tua pelle, così come non lo fai tu con gli altri. Almeno questo è quello che mi dico XD
     
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    CITAZIONE (Storm @ 16/6/2014, 17:04) 
    Il finale mi ha shockato perché confido sempre nel lieto fine e magari mi aspettavo di leggere di una ragazza che si risolleva, ma immagino succeda anche questo

    Be' per alcuni c'è anche il lieto fine, però secondo me dopo tutto quello che avevo scritto era più appropriato questo, perchè succede. Succede e nessuno fa mai nulla.

    CITAZIONE (Storm @ 16/6/2014, 17:04) 
    In queste situazioni è tutto un fattore psicologico, difficile per chi vive situazioni del genere e per chi vuole aiutare queste persone, ed a me sembra che questo tu l'abbia trasmesso bene. Penso anche che se ci si fa tanti problemi sul proprio aspetto esteriore è perché la gente critica e giudica, spesso e volentieri sono gli altri a cominciare a farci sentire a disagio con noi stessi.

    Esattamente! E' tutto solo ed esclusivamente un fattore psicologico e dettato principalmente dalla pubblicità, dalla moda, dai bulli.. Spesso è così ed è una cosa un po' raccapricciante secondo me. Anche nelle pubblicità di intimo o dei custumi, le ragazze sono tutte perfette e magre e tutti vogliono cercare di essere come loro fino a cadere in questo girone..

    CITAZIONE (Storm @ 16/6/2014, 17:04) 
    Altre volte siamo noi stessi ad impuntarci su quei difetti, io sono la prima che si fissa su alcune cose. Vero che alcuni te li fanno notare, vero anche che non tutti si soffermano ad analizzare ogni centimetro della tua pelle, così come non lo fai tu con gli altri. almeno questo è quello che mi dico XD

    Be' ma credo che lì un po' tutti lo siamo ad impuntarci su alcuni nostri difetti, concordo con te.

    Sono contenta che tu abbia commentato e sono contenta che secondo te sono riuscita a trasmettere quell'impotenza delle persone che non riescono ad aiutare le proprie figlie, amiche.. Grazie mille veramente.
     
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2 replies since 7/6/2014, 14:52   86 views
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