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Mi chiamo Stefano e ho 22 anni. Se dovessi descrivermi con una parola probabilmente direi "sognatore", ma è un modo alquanto riduttivo per descrivere una persona. Quindi aggiungo ostinato, distratto, spesso disilluso (potrebbe sembrare una contraddizione in termini dato che prima mi sono definito sognatore, in realtà è per via della natura umana che mi risulta spesso indigesta), disordinato, so ascoltare e mi piace ascoltare ma sono pessimo nel dare consigli. Sono riservato, riservatissimo, una persona dai troppi segreti. Sono un ottimo bugiardo, un buon dissimulatore, critico la violenza e i vizi di questo mondo ma io non sono poi tanto migliore. Trovo che talk is cheap, sento che le nostre anime sono tenute in ostaggio dal linguaggio, dai segni, dai simboli, dalle convenzioni. Le metafore sono la nostra unica via di fuga.
Da piccolo sognavo di fare l'astronomo. Il cielo mi affascina, l'ho sempre fissato con aria incantata e l'ho ammirato fin dal primo istante per la sua capacità di dissolvere i pensieri. Il mio cielo preferito è quello semplicemente pieno d'azzurro, senza nuvole. Mia madre mi raccontava che guardavo sempre lassù perchè il cielo era dello stesso colore dei miei occhi, per questo mi attraeva. Non dipendeva da me, era inevitabile. Mi piace crederlo ancora.
Volevo fare l'astronomo, dicevo, per una ragione così chiara, limpida, come solo un bambino può avere: volevo essere colui che avrebbe annunciato al mondo che non siamo soli nell'universo. Io ne ero certo, mi bastava gettare uno sguardo lassù per sorridere convinto di questa mia certezza. Lo credo tuttora.
Sono cresciuto in una famiglia religiosissima. Tanto da essere anche io, oggi, un cristiano cattolico credente, una scelta non molto consueta nella facoltà che frequento. Ho fede ma non per paura, o per far felici i miei genitori, o per semplice consuetudine. Credo perchè guardo il cielo e mi dico: la vita non finisce così.
Al liceo ho trovato due amori: la storia e la filosofia. Ho sempre mostrato una buona predisposizione sia verso le materie scientifiche che verso quelle umanistiche, ma la passione per la storia mi ha letteralmente trascinato con sé.
Penso sia stato anche per via della lettura. Dal secondo anno di liceo ho cominciato a leggere. A casa ho la fortuna di avere molti, molti libri (un migliaio almeno) e ho iniziato a cedere alla foga della lettura: per mesi leggevo e leggevo e leggevo libri di qualsiasi genere, di qualsiasi autore, fagocitavo qualunque opera scritta come in preda ad un raptus.
Nel frattempo sono sempre stato un ragazzo perfettamente normale sotto ogni punto di vista: giocavo a calcio e ai videogiochi, avevo le mie amicizie, facevo le mie esperienze. E poi mi innamorai per la prima volta.
Innamorarsi è un'esperienza strana, per certi versi indescrivibile. Posso dire ben poco di come mi sentissi: sconvolto, disarmato, dipendente. Per la prima volta c'era qualcosa di più della curiosità o dell'attrazione verso l'altro sesso. Riversai il mio amore in delle lettere. Le conservo ancora. Di quell'amore invece oggi resta il ricordo.
La musica occupa un posto importantissimo nella mia vita. Io vivo di musica, ascolto musica ogni giorno, il mio ipod è una delle cose a cui tengo di più. C'è la mia vita in mezzo a quelle canzoni. La musica c'è sempre stata, nei momenti più felici e in quelli più difficili, nelle notti d'inverno e in quelle d'estate.
Oggi sono iscritto al terzo anno in Filosofia, percorso filosofico-storico, una scelta di cui, finora, non mi sono affatto pentito. Scrivo, soprattutto in versi, ma non mi ritengo un poeta. Esprimo sepmplicemente la mia individualità, il mio io e riporto su un foglio delle parole che riflettono delle emozioni, più o meno condivisibili.
Amo l'arte in ogni sua forma, ma la poesia è semplicemente divina. Montale è il mio poeta preferito, Baricco il mio scrittore.
Qualcosa di mio su passionforwriting:
In prosa
Coventry Aggrappati al vuoto A volte sento la vita sfilare via fra le mie dita Il peso specifico delle parole La sconosciuta venuta dallo spazio
In versi
Il dolore più caro Non tornerà più Il peso della malinconia Questo cielo vuoto If I could, I would erase it all La convergenza artica Lei disse Sogni lucidi Non ci sarà alcun treno Solitudine Non c'è resa per gli amanti Baciamoci nell'oblio del mondo morente Medea If I could, I would erase it all Spark in a firework Come nasce una fata Notte Your Curse 03/10/13 Silenzi Gli atomi Battaglia per la Terra Eutanasia A proposito dell'amore Damnatio Memoriae In cerca del condottiero di luce, primo fra i caduti Le foglie Vulnerabili L'ultima luce nell'universo A chi sa oggi e non sapeva ieri d'aver sbagliato Al calar del sole Un pomeriggio d'una mezza stagione
Edited by Spark in a firework - 30/12/2013, 23:18
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